Quinto Quintieri: l’ingegnere di Sorrento che ha dato radici campane alla Costituzione italiana

Quinto Quinteri, nativo di Sorrento, fu uno dei deputati che negli anni ’40 prese parte alla stesura della nostra carta costituzionale.

Quintieri  nasce nella incantevole Sorrento, terra dei limoni,  il 12 agosto del 1894. La sua benestante  famiglia, proveniente del cosentino, era già molto in vista e il padre da latifondista divenne poi il fondatore della banca di Calabria. Seppur amante delle materie finanziarie e politiche, si laureò alla facoltà di Ingegneria.

Dopo il conseguimento della laurea si dedicò alla sua primordiale passione. Lavorò nella banca della Calabria, fondata da suo padre, e con impegno e dedizione riuscì a creare una forte rotta finanziaria tra Napoli e la Calabria.

Anche la politica, sua grande passione, lo vide protagonista. Come riportato da un articolo apparso su corsoitalianews.it, Quinto Quintieri  di indole liberale, durante il secondo governo Badoglio rivestì la carica di Primo Ministro delle finanze e del tesoro.

Quintieri ebbe anche impegni intercontinentali infatti nel  1944 insieme a Cuccia, Mattioli e  Mario Morelli si recò  a Washington per chiedere i sovvenzionamenti  agli americani per favorire la ricostruzione e la sopravvivenza dell’Italia dopo il sanguinoso conflitto mondiale.

Quinto Quintieri, nel 1946, venne proclamato come membro della Costituente e insieme a molte altre insigne personalità fu investito da un importante ed impegnativo compito: scrivere la Nostra Carta Costituzionale.

 

Impegnativo fu il suo compito e con fierezza ed umiltà assunse a tutti i suoi doveri. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò nuovamente ai vecchi affari di famiglia e divenne anche vice-presidente di Confindustria. Per la sua dedizione alla professione fu proclamato anche Cavaliere del Lavoro e si spense a Ginevra nel 1968.