Un arbitro di Serie A in attività ha deciso di denunciare a Le Iene delle gravi anomalie del sistema arbitrale italiano. Il fischietto parla di errori, commessi dagli arbitri in campo ma soprattutto da quelli al VAR, che prendono delle decisioni manifestamente assurde e sbagliate senza venire tra l’altro valutati in maniera negativa. Ricordiamo infatti che è in vigore un sistema di valutazione degli arbitri dal quale dipende la carriera di questi ultimi: dei punteggi bassi determinano fondamentalmente l’arresto della carriera, mentre quelli alti non solo il prosieguo, ma anche l’opportunità di arbitrali ad alti livelli.
Nel servizio di Le Iene, realizzato da Filippo Roma, l’arbitro (che ha chiesto l’anonimato per non incorrere in sanzioni, visto che è in attività) si chiede come mai si siano verificati errori clamorosi nonostante la presenza del VAR: la gomitata di Bastoni, la manata di Gatti a Djuric, il fallo di mano di Pulisic prima del gol del Milan contro il Genoa e tanto altro.
L’arbitro evidenzia che a maggio vi sarà l’elezione dei vertici della classe arbitrale, e come gli arbitri penalizzati nelle valutazioni siano quelli ritenuti lontani da chi attualmente è proprio ai vertici. Una lotta intestina insomma, che però “a lungo andare può falsare i campionati” – sostiene l’arbitro.
Altro fattore da far notare è la decisione di mandare in onda i frame del VAR che sono più congeniali alle decisioni prese in sala. Vi è ad esempio l’episodio del fuorigioco di Rabiot su passaggio di Vlahovic in Juventus-Roma: è stata mostrata in tv la posizione del centrocampista bianconero in occasione del momento iniziale del tocco del compagno, e non il momento in cui la palla si sgancia dal piede, quando ormai Rabiot era oltre la linea difensiva. Risultato: convalidato un gol irregolare e telespettatori ingannati. Quella partita poi finì proprio 1 a 0 per la Juventus.