Scoperto il nascondiglio del baby-boss: ma una soffiata salva il latitante

 

Dopo svariate ricerche la polizia ha finalmente scoperto il nascondiglio del latitante ventenne Pasquale Sorbillo, da anni a capo della “paranza dei bimbi” di Forcella. Purtroppo, grazie al supporto di qualcuno che lo avvisava costantemente della presenza delle forze dell’ordine nei paraggi, è riuscito a scappare in tempo per evitare di essere arrestato.

Come riportato dal Mattino.it, il giovane boss aveva studiato tutto nei minimi dettagli per non essere scovato: si era rifugiato in una casa-bunker munita di un vero sistema di sorveglianza. Un monitor, ventiquattro ore su ventiquattro, collegato a due telecamere monitoravano costantemente i movimenti di via Pietro Colletta e di una parallela. Facendo irruzione in loco, i poliziotti hanno scoperto la presenza di un gran numero di smartphone provvisti di schede, orologi di un certo valore, oltre a somme di denaro e documenti falsi. Una delle false identità di cui si era avvalso è quella di “Lino”, le cui fattezze ricordano quelle di un seguace dell’ISIS.

Attualmente, dunque, sono in corso le ricerche per ritrovare il boss: sono partite le indagini da parte dei pm Henry John Woodcock e Francesco De Falco e di Filippo Beatrice, capo del pool anticamorra. Tante le ipotesi sui complici che hanno contribuito, in maniera incisiva, alla sua fuga.

Si attendono risvolti nella vicenda.