Parole strazianti, dette ancora con il viso rigato dalle lacrime, da una mamma consapevole che le uniche “armi” del figlio erano il “casatiello e la frittata di maccheroni“. Era un ragazzo pacifico, Ciro, amante dei colori del Napoli che seguiva con passione anche nelle trasferte. Per la sua morte, nel settembre 2018, la Cassazione ha confermato la condanna di Daniele De Santis (considerato autore materiale dell’aggressione) a 16 anni di reclusione.
“Volevo la verità non mi interessa quanti anni si fa De Santis ma solo che siano state definite le sue responsabilità“, spiega Antonella Leardi a Mara Venier. “La vita è un dono prezioso – ha ancora detto commossa – Dallo stadio bisogna tornare senza voce, non senza vita. Il mio cuore è libero dall’odio. Nei giorni in cui era sveglio, dopo il ferimento, ci siamo detti tante cose. In quei giorni ci siamo amati tanto“.
Di seguito l’intervista completa di Antonella Leardi a Domenica In: