A peggiorare la situazione il maltempo che ha spinto la Sea Watch a lanciare un appello via Twitter spiegando che i migranti a bordo, molto infreddoliti, “bisogno di un riparo, di un porto sicuro al più presto“. Una prima risposta, per questo Sea Watch bis, Salvini l’ha lanciata ieri: “La nave Ong Sea Watch sta navigando verso Malta e le condizioni meteo sono in peggioramento. È necessario che Malta la accolga nel proprio porto, mentre l’Olanda, che chiede agli altri Paesi di far sbarcare gli immigrati, sia pronta a collaborare con La Valletta per gestire lo sbarco e l’accoglienza con la regia di Bruxelles. In Italia i porti sono chiusi“.
Intanto, però, l’Europa fa orecchie da mercante, spingendo la ong a cambiare rotta e a chiedere aiuto proprio all’Italia. La richiesta non è stata accolta (almeno per il momento) dall’Italia, con il ministro dell’Interno che continua sulla sua strada e posta una foto della Sea Watch con tanto di hashtag “Portichiusi”: “Ennesima provocazione in vista: dopo aver sostato per giorni in acque maltesi, la nave olandese Sea Watch3 con 47 a bordo si sta dirigendo verso le nostre coste. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia. Pronti a mandare medicine, viveri e ciò che dovesse servire, ma i porti italiani sono e resteranno chiusi“.