“Siamo addolorati per la morte della anziana signora che occupava un alloggio del patrimonio disponibile del Comune di Napoli in via Posillipo“, scrive Monica Buonanno. “Faremo approfondimenti immediati con i Servizi competenti per chiarire ogni fase di quanto accaduto“.
“Si tratta però, è bene precisare, di alloggi del patrimonio disponibile, assegnati per esigenze di emergenza abitativa con bando pubblico e alle stesse condizioni economiche di edilizia residenziale pubblica. Il contratto della signora, dopo dieci anni, era scaduto a settembre scorso e per norma non rinnovabile e neppure incideva una eventuale morosità.
Ciò non significa che il Comune sfratta in modo violento le famiglie disagiate, non è mai accaduto né mai accadrà. La nota ricevuta dalla signora era una prima diffida al rilascio spontaneo, atto amministrativo dovuto, e non uno sfratto esecutivo. Le soluzioni giuste vanno comunque ricercate, per tutelare il diritto all’abitare da un lato e la garanzia di procedure amministrative corrette dall’altro.
Per quanto riguarda le deleghe a me assegnate, mi muoverò – come sempre – seguendo un indirizzo politico preciso, quello di tutelare i più deboli e senza voce, affinché il diritto all’abitare, sia un diritto fondamentale e come tale vada trattato. ”
Secondo le prime ricostruzioni della vicenda, il dramma si sarebbe consumato dopo che la donna aveva ricevuto la nota di sfratto. L’anziana è morta nella terapia intensiva dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, colpita da un infarto e da un ictus.