“È stato un grande traguardo“, racconta Serena Piccolo a Repubblica. “Perché in questi mesi studiare è stato a volte molto difficile“. Oltre alla sua battaglia personale, la ragazza ne sta combattendo un’altra: sensibilizzare i ragazzi alla donazione del midollo osseo. Insieme al papà e al supporto di ADMO Campania, Serena si è rivolta ai tanti giovani che si sono iscritti al registro dei donatori.
Intanto, tra una terapia e l’altra, Serena Piccolo ha portato avanti i suoi studi e ha sostenuto l’esame di maturità come tutti i suoi compagni di classe, davanti ai professori, guadagnandosi un bel 100. Il padre la chiama “la mia guerriera”, ed è questo che ha dimostrato di essere: una guerriera che ha guardato oltre la sua malattia ed è andata dritta verso il traguardo, un traguardo quanto mai importante per lei e per la sua famiglia.