Queste le sue parole:
“Le prossime settimane saranno difficilissime perché il virus può colpire duramente e dovremmo portare avanti la più grande campagna di vaccinazione. Teniamo fuori dalle tensioni politiche la salute degli italiani. Dobbiamo essere uniti e vicini ai nostri medici. Finalmente con i vaccini si intravede la luce in fondo al tunnel. Il covid ha i mesi contati e grazie allo sforzo della comunità scientifica sconfiggeremo questo virus. La conoscenza, la ricerca, le migliori intelligenze che hanno lavorato insieme, mai nella storia un vaccino è stato così veloce. Dobbiamo ricordarlo sempre, soprattutto quando dobbiamo decidere dove investire nelle risorse pubbliche. Finalmente vediamo la luce, ma non abbiamo ancora vinto. La nottata non è ancora passata, l’ultimo miglio è ancora lungo, non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo avere i piedi per terra”.
Il Ministro Speranza fa poi un bilancio europeo del covid:
“Dovremmo convivere con il virus fin quando la vaccinazione non sarà epidemiologicamente importante. In tutta Eripa il virus sta dilagando, il virus verrà piegato ma adesso circola con forza crescente e può di nuovo colpirci molto duramente. I prossimi mesi saranno molto difficili. Abbiamo purtroppo imparato che i numeri sono come il barometro, con la bassa pressione anticipa una nuova tempesta. In Europa un caso confermato ogni 27 abitanti, un decesso ogni 793 abitanti, numeri impressionati. In Germania e in regno Unito sono in lockdown totale anche con le scuole chiuse. Per la prima volta anche la Svezia si è dotata di una legge nazionale per decidere lockdown totali. Pesano anche le varianti del virus che i nostri scienziati stanno approfondendo. In Italia abbiamo un numero di casi leggermente più basso rispetto ad altri paesi europei. I dati sono molto chiari, questa settimana si osserva un peggioramento generale. Aumentano l’Rt che è superiore a 1, il tasso di occupazione delle terapie intensiva è in crescita come i focolai di ordine sconosciuta”.
Come spiega Speranza:
“L’Rt sui casi sintomatici è 1,3, tre regioni le hanno superiore a 1, sei regioni lo superano nel valore medio. L’incidenza a 14 giorni torna a crescere, passiamo da 305,47 nuovi casi per 100 mila abitanti a 313 nuovi casi solo dal 21 dicembre al 3 gennaio nonostante il numero più basso di tamponi dovuto alle feste. A livello nazionale si registra il superamento del livello della soglia critica del 30% in terapia intensiva, 12 regioni sono ad alto rischio e una sola regione è a rischio basso. Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente dobbiamo prendete provvedimenti. Il governo ritiene inevitabile prima di tutto prorogare al 30 aprile lo stato d’emergenza che scade il 31 gennaio“.