Prosegue la campagna di prevenzione al covid in Italia e, dopo i sanitari, oltre agli ultra 80enni i prossimi vaccinati saranno i soggetti estremamente vulnerabili, dai malati oncologici a quelli affetti da grave obesità. In totale, in base al piano vaccinale aggiornato, le categorie prioritarie della seconda fase saranno sei.
Il documento stilato dal Ministero della Salute, in collaborazione con Aifa, Iss e Agenas, e reso noto dall’Ansa, introduce nuove categorie prioritarie all’interno del calendario da seguire per le vaccinazioni. Già nota l’urgenza di vaccinare persone con patologie pregresse o particolarmente gravi. Ad esse si aggiungono anche i cittadini dai 70 ai 79 anni.
Indipendentemente dall’età, si sottoporranno al vaccino a breve: soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.
Si tratta di persone affette da patologie per le quali l’infezione da coronavirus potrebbe rivelarsi letale. A queste seguono: le persone d’età tra i 75 e i 79 anni; quelle di età compresa tra 70 e 74 anni; le persone dai 16 ai 69 anni con particolare rischio clinico; le persone dai 18 ai 54 anni senza aumentato rischio clinico. Per queste ultime saranno utilizzati i vaccini AstraZeneca.
Dunque, non solo ultra 80enni ma anche i 70enni dovranno effettuare la propria dose di vaccino in quanto anche per loro è stato evidenziato un maggior tasso di letalità legato al covid-19. Per i primi la campagna è già partita e in Campania si è assistito ad un vero e proprio boom di prenotazioni.
Sul fronte vaccini, continua a preoccupare l’emergere di nuove varianti che potrebbero comprometterne l’efficacia. Proprio di recente, uno studio condotto sul farmaco AstraZeneca ha messo in evidenza la sua inefficacia in presenza della variante sudafricana. I due concorrenti, Pfizer e Moderna, invece, al momento sembrerebbero reggere alle mutazioni del virus.