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Si tratta di detenuti vittime di violenze del 6 aprile 2020, in cui avvennero violenti pestaggi da parte della Polizia Penitenziaria. La decisione è stata presa dal Dap d’intesa con la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e viene dopo quella di sospendere 25 agenti che sono rimasti a lavoro nel carcere a contatto con le vittime dei pestaggi.
“Per un anno denuncianti e denunciati sono stati faccia a faccia – sottolinea la garante dei detenuti di Caserta Emanuela Belcuore – e ora si prende questa decisione nel momento in cui gli agenti coinvolti nei pestaggi sono quasi tutti in carcere, ai domiciliari o sono stati sospesi. Ora non ha più senso, anzi avrebbe avuto senso spostare gli agenti. Capisco che la decisione sia stata presa per tutelare i detenuti, ma è un danno oggettivo per i loro familiari, che non possono più incontrare i propri congiunti in carcere e devono sobbarcarsi spese enormi e lunghi viaggi“. “Peraltro gli agenti del carcere di Santa Maria Capua Vetere sono sotto organico per cui i familiari hanno difficoltà a prenotare i colloqui“, conclude la Belcuore.
La denuncia fu fatta su Facebook da una delle vittime e accolta da Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania che segnalò tutto alla Procura.