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La Chiesa contro i no-vax: “Manifestazioni di egoismo lontane dal Vangelo”

Anche la Cei si esprime ufficialmente contro le manifestazioni dei cosiddetti no-vax e no-pass, definendole irresponsabili e lontane dal Vangelo.

In una nota diffusa dalla Conferenza Episcopale Italiana, dal titolo “Custodire ogni vita”, i vescovi si sono soffermati sulle fragilità messe in luce da questo anno e mezzo di pandemia e restrizioni sociali. “Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi; ne emerge però con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita. Abbiamo capito che nessuno può bastare a sé stesso”, scrivono i vescovi.

Questo riguarda in maniera particolare le categorie più deboli, che nella pandemia hanno sofferto di più e che porteranno più a lungo il peso delle sue conseguenze. Tra queste vi sono le persone anziane, colpite in forma più grave dal covid, ma anche le nuove generazioni e le famiglie che si sono trovate in condizioni di povertà assoluta.

Come sottolineano i vescovi, tuttavia, vi sono anche moltissime persone che “dai primi giorni della pandemia si sono impegnate a custodire ogni vita, sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale.

Alcuni hanno pagato un prezzo molto alto per la loro generosa dedizione. A tutti va la nostra gratitudine e il nostro incoraggiamento: sono loro la parte migliore della Chiesa e del Paese; a loro è legata la speranza di una ripartenza che ci renda davvero migliori”.

Nell’affermare la necessità di custodire ogni vita, la Cei non può non criticare duramente le manifestazioni dei no-vax e no-pass. “Non sono mancate, tuttavia, manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti.

Molto spesso si è trattato di persone comprensibilmente impaurite e confuse, anch’esse in fondo vittime della pandemia; in altri casi, però, tali comportamenti e discorsi hanno espresso una visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione”.

In altre parole, il cristiano non è colui che rivendica una fantomatica libertà di scelta su un aspetto che riguarda la salute della collettività. Il cristiano sa riconoscere bene quando la libertà viene confusa con il libertinismo, con l’opposizione cieca alle norme o con la pura e semplice fuga dalla realtà. E la realtà, al giorno d’oggi, è che i vaccini sono l’arma più potente che abbiamo per “custodire ogni vita”.