Il decremento delle nascite si è registrato soprattuto al Sud:
“Il deficit dell’anno 2021 dovuto alla dinamica naturale è riscontrabile in tutte le regioni, tranne nella provincia autonoma di Bolzano. Il tasso di crescita naturale, pari a -5,2 per mille a livello nazionale, varia dal +0,2 per mille di Bolzano al -9,5 per mille del Molise. Le regioni che più delle altre vedono peggiorare il tasso naturale (oltre l’1,5 per mille in meno rispetto al 2020) sono il Molise (-9,5 per mille) e la Calabria (-5,4 per mille). Il calo delle nascite prosegue nei primi due mesi del 2021: a gennaio si registra la massima contrazione a livello nazionale (-13,4%), con un picco nel Sud (-15,0%)“.
Anche il tasso di mortalità è aumentato con il covid:
“Il totale dei decessi (709.035) risulta in diminuzione rispetto all’anno precedente (oltre 30 mila decessi in menovi) ma è significativamente superiore alla media 2015-2019 (+9,8%). A differenza di quanto accaduto nel 2020, l’eccesso di mortalità rispetto alla media 2015-2019 non è concentrato al Nord ma si manifesta su tutto il territorio. È nel Mezzogiorno che si osserva l’eccesso di mortalità maggiore dell’anno 2021 rispetto al periodo 2015-19 (+12,9% di decessi), con regioni come Puglia (+18,5%) e Molise (+14,6%) ben sopra la media nazionale (+9,8%)“.
In compenso si registra una ripresa dei movimenti migratori (+2,7%, il tasso migratorio con l’estero dall’1,5‰ del 2020). E segnali positivi si registrano anche da un leggero aumento dei matrimoni (anche se ancora marginale al Sud) e delle unioni civili.