Da anni, infatti, l’incanto procurato dalla bellissima vista del Casino Reale di Caccia, voluto dal Re Ferdinando IV e realizzata nel 1782 da Carlo Vanvitelli, terminava drasticamente alla visione del fatiscente e pericolante ponte che la collegava alla terraferma e che ne consentiva l’accesso. “Il ponte di accesso era in uno stato di assoluto pericolo. Quasi inaccessibile. Quando siamo arrivati in Municipio, nel 2019 […] ci mettemmo subito all’opera per trovare soldi. Sembrava impossibile” scrive Josi.
Poi prosegue: “Ma ci siamo riusciti. Con un progetto di valore e le autorizzazioni degli enti preposti. Il Real Sito Borbonico del Fusaro avrà il nuovo ponte. Bello, agibile. Una promessa che avevamo fatto non solo al popolo bacolese. Ma a quanti amano e visitano la nostra terra. Ed il Casino di caccia di Re Ferdinando IV”.
La Casina Vanvitelliana, grazie al grande bacino di turisti che ha attratto nell’ultimo periodo, è diventata una dei siti archeologici più apprezzati e visitati della Campania. Proprio per tutelare il suo antico fascino, infatti, è stato varato un progetto che ha visto più forze scendere in campo e cooperare, come afferma Josi in un commento: “Ogni parte del progetto è stata analizzata ed approvata dalla Soprintendenza, dall’Ente Parco e da altri numerosi enti di tutela dei beni culturali e paesaggistici. Oggi, in un paese che vive la piaga del dissesto, permetteremo alla città di avere un ponte bello, sicuro ed efficiente“.