L’Italia ha finalmente scoperto il vino rosato. Per molto tempo all’ombra dei bianchi e dei rossi, il rosato fa finalmente tendenza e si impone nella stagione estiva 2022 con la sua freschezza e la possibilità di essere abbinato a molti piatti, dagli antipasti ai crostacei passando per tutti i piatti a base di pesce e la carne in particolare quella bianca.
Un mito da sfatare sul vino rosato è quello che lo vuole come il risultato della mescolanza tra vino bianco e rosso: niente di più falso! Il Rosé è infatti un metodo di produzione: si parte da uve a bacca rossa che si fanno vinificare in bianco; il mostro si fa macerare in acciaio in modo da preservarne sia il colore che il gusto che potrebbero venire alterati dall’esposizione alla luce. Il vino rosato dunque non è una via di mezzo poco nobile tra bianco e rosso, ma un prodotto a sé che proprio come gli altri due può raggiungere livelli elevatissimi di eccellenza.
La Campania, come sappiamo, è una terra particolarmente adatta alla coltivazione delle uve ed alla produzione del vino. Millenni or sono fu scelta dagli antichi Greci per ottenere i nettari più pregiati del Mediterraneo, una tradizione poi continuata con i Romani che usavano definire i vini della Campania Felix come i vini degli imperatori proprio perché erano i preferiti di questi ultimi. Il sapere degli antichi viene tramandato ancora oggi dai nostri produttori, tra cui l’Azienda Agricola Nugnes che tra i numerosi vini annovera il Rosé Rodeon prodotto da uve Aglianico delle fertili terre Campane: il suo colore è tra rosa ceraiolo e chiaretto e all’olfatto note floreali di rosa e aromi fruttati di ananas, fragola e mirtilli.
La versatilità del rosé comporta uno spetto di abbinamenti molto ampio. Ciò lo rende non un vino da aperitivo, ma perfetto anche per l’aperitivo. Ha un basso contenuto di tannini e la sua freschezza lo rende ottimo con i salumi sia magri che grassi, ed i formaggi in particolar modo quelli freschi.
L’eleganza del vino rosato rispetta la delicatezza del pesce. I vini rossi, caratterizzati dalla presenza di tannini, abbinati al pesce sviluppano sensazioni amare e metalliche; i vini bianchi invece possono essere troppo delicati con pietanze più elaborate. Il rosato è ideale invece ancora grazie allo scarso contenuto di tannini, accompagnato da una struttura più importante rispetto ai bianchi.
Qui entrano ancora in gioco la freschezza e l’eleganza del vino rosato, capace di esaltare senza mai coprire i sapori, neanche i più delicati, ma anche di spezzare eventuali untuosità o grassezze come nel caso di un carpaccio di salmone.
Se il rosato si sta affermando in estate è proprio perché è perfetto con il pesce e la carne alla griglia. Le grigliate sono particolarmente amate e gettonate nella stagione calda perché consentono di stare all’aperto ed in compagnia, e il rosé può contribuire ad accentuarne il piacere. È particolarmente indicato con le carni bianche.
Leggenda vuole che l’abbinamento perfetto sia quello con la birra, ma chi lo pensa non l’ha mai accompagnata a un rosé. Il vino rosato è perfetto su ogni tipo di pizza, dalla Margherita a quelle più particolari, ma è estremamente sorprendente sulla diavola o un altro condimento piccante.