Dettagli inquietanti emergono sull’omicidio di Ciro Palmieri, il panettiere di Giffoni Valle Piana ucciso dalla moglie e due dei quattro figli.
Avrebbero usato cinque coltelli con cui avrebbero colpito quaranta volte il 43enne. A ferirlo mortalmente sarebbero stati la moglie Monica Milite e i due figli, Massimiliano Palmieri, 18enne, e il terzogenito 15enne come riportato dal quotidiano Il Mattino.
I carabinieri della compagnia di Battipaglia hanno sequestrato i cinque coltelli, nascosti in un giardino attiguo all’abitazione della famiglia, dove è avvenuto l’omicidio. Prima lo hanno ucciso e poi lo avrebbero fatto a pezzi per nascondere il cadavere. Nelle prossime ore la donna e i due figli verranno interrogati, ma finora l’unico ad aver parlato con gli inquirenti e la procura è stato il 15enne, che ha preso parte al delitto. Il giovane avrebbe sostenuto che l’uomo era violento e che se la prendeva con la mamma. Come riportato da Repubblica, infatti, sette anni fa Ciro Palmieri fu allontanato da casa dal giudice proprio per violenza domestica su moglie e figli.
La donna aveva denunciato la scomparsa del marito, una versione che non avrebbe convinto gli inquirenti. Acquisite le immagini di videosorveglianza dell’abitazione, hanno visto prima una lite familiare e poi la moglie e i due figli che avrebbero aggredito l’uomo armati di coltelli, davanti ad un terzo figlio di 11 anni. I tre avrebbero infierito sul corpo colpendolo anche quando ormai giaceva esanime per terra.
Il bambino di 11 anni che ha assistito alla scena è sotto choc ed ora è in affido presso i servizi sociali del Comune. Del tutto estraneo al delitto invece è il primogenito, un 22enne si trovava al Nord Italia dove fa il militare.
Luca, uno dei quattro fratelli di Ciro, avrebbe raccontato al Tg3 che non era violento: “Mia cognata dice falsità. Le liti? Quelle normali di qualunque coppia. E Ciro era tutto fuorché un uomo che alzava le mani…”.