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Castel dell’Ovo chiude ancora, si staccano pietre: il simbolo di Napoli cade a pezzi

Ancora una volta il Comune di Napoli ha annunciato la chiusura di Castel dell’Ovo fino a data da destinarsi a seguito del distacco di alcune pietre dalla facciata. Un problema che si è ripetuto più volte in pochi mesi e che continua ad impedire a turisti e cittadini di visitare uno dei monumenti partenopei più belli.

Napoli, chiusura di Castel dell’Ovo per caduta pietre

“Il Castello resterà chiuso per ragioni di sicurezza fino a data da destinarsi” – si legge sul sito dell’amministrazione comunale. L’area risulta pericolosa a causa della caduta di pietre dalla facciata, come già successo diverse volte: l’ultima lo scorso aprile nel pieno del boom dei turisti che, in occasione delle festività pasquali e dei diversi ponti, avevano affollato la città. Grande la loro delusione nel vedere sbarrati i cancelli del celebre sito partenopeo.

Pochi mesi prima, a febbraio, il Castello era stato chiuso a causa di un guasto all’impianto elettrico provocando malumori tra cittadini e visitatori, provenienti non solo dall’Italia ma anche dall’estero, che proprio in quel weekend avevano fatto registrare un sorprendente numero di presenze nella nostra città.

Adesso la storia si ripete e anche stavolta in un periodo fortemente turistico. Si è parlato di un radicale progetto di restauro, annunciato lo scorso maggio, che sarebbe sfociato in un accordo “in tempi brevi”, eppure il monumento napoletano continua a sgretolarsi sotto i nostri occhi, vittima del degrado e dell’incuria.

“Intervenga subito la Napoli servizi per spicconare il sito monumentale e riaprirlo. E’ evidente che nell’ultimo decennio il Castel dell’Ovo è stato abbandonato al degrado e senza alcuna manutenzione, per questo chiediamo che si metta in piedi velocemente un intervento strutturale importante per restaurarlo e metterlo in sicurezza. Questo andazzo non è accettabile” – dichiarano i consiglieri Francesco Emilio Borrelli e Luigi Carbone.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre