Degrado del Castel dell’Ovo, Franceschini: “Pronti 8 milioni per un progetto di restauro”


Oggi alle 15 nell’aula di Montecitorio si è tenuto un question time che ha coinvolto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani e il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

CASTEL DELL’OVO, FRANCESCHINI: “PRONTI 8 MLN PER IL RESTAURO”

L’ultimo ha dovuto rispondere ad alcune interrogazioni parlamentari, in particolare quella della De Lorenzo (LeU) che ha puntato il dito sulle iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione di Castel dell’Ovo di Napoli, nell’ambito di un più ampio intervento a favore del «Borgo marinari». Soltanto qualche giorno fa il castello era stato chiuso per motivi di sicurezza dopo che erano cadute pietre, precedentemente era saltato l’impianto di illuminazione. Franceschini ha così risposto sulla riqualificazione di Castel dell’Ovo:

Per il restauro, la riqualificazione e la valorizzazione di Castel dell’Ovo a Napoli con il borgo marinari è in arrivo un progetto di restauro e valorizzazione per 8 milioni di euro che nasce da un accordo tra ministero della cultura e Comune di Napoli. L’accordo verrà chiuso in tempi brevi. Naturalmente sono previsti lavori di restauro di conservazione di risoluzione di problemi urgenti, ma anche che si inseriscono in un progetto successivo puntato alla valorizzazione del luogo. È già stata stata avviata la procedura di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva degli interventi da fare. Un disegno particolare lo richiede Borgo Marinani che come molti altri luoghi italiani io credo vada valorizzato e difeso insieme perché bisogna evitare che grandi flussi turistici ne tolgano la autenticità e la verità del luogo come molto spesso accade quando i flussi aumentano“.

LA REPLICA DELLA DE LORENZO

Soddisfazione è espressa dalla deputata Leu, Rina Valeria De Lorenzo, che però chiede al Ministro garanzie sulla progettazione e interventi su altri beni della città:

È indubbio che la cultura costituisce un importante volano della crescita economica del nostro Paese e il Castel dell’Ovo è l’emblema di un immenso patrimonio diffuso su tutto il territorio nazionale che versa in condizioni di degrado come ben testimoniato da una nota tecnica del 12 aprile 2022 del Servizio Patrimonio e Cultura. L’antica fortezza di Megaride registra il deperimento delle facciate, copiose infiltrazioni d’acqua piovana delle sale che accolgono esposizioni temporanee. Fenomeni di degrado della facciata in tufo, delle porte lignee dei materiali lapidei e del camminamento. A Napoli non cadono pietre solo da Castel dell’Ovo ma il problema interessa l’intero sito patrimonio Unesco. Non molto tempo fa alcuni calcinacci si staccarono dal frontone della facciata della galleria Umberto I, dal lato di ingresso di via Toledo e a distanza di 8 anni le impalcature sono ancora lì.

L’incuria mina il patrimonio artistico di Napoli che si sbriciola sotto i nostri occhi. Per questo i lavori in corso del Grande Progetto Unesco devono affiancarsi agli interventi del PNRR per salvare la nostra eredità monumentale. I finanziamenti non mancano così come non può e non deve mancare una progettazione unitaria che preveda accanto agli interventi straordinari una decorosa manutenzione periodica. E’ un dovere che abbiamo verso noi stessi, nei confronti delle future generazioni, verso quell’immenso patrimonio della storia di dobbiamo essere, meritatamente, siamo custodi”.


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