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Avvelenati con gli spinaci, non era mandragora ma stramonio: è l’erba del diavolo

Dalle indagini sui campioni di verdura sequestrati, a seguito dei casi di intossicazione registrati nei Comuni di Quarto e Monte di Procida, risulta che la pianta velenosa ingerita dai cittadini non è la mandragora bensì lo stramonio. Lo ha reso noto il direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Antonio Limone, nel corso di un intervento per il TgR Campania.

Verdura velenosa: non era mandragora ma stramonio

I risultati delle analisi sulla verdura, che ha causato il ricovero di circa 10 persone presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, sembrano non lasciare più dubbi: diversamente da quanto inizialmente ipotizzato, la sostanza tossica che ha causato problemi intestinali, anche gravi, è lo stramonio.

“Probabilmente una presenza di foglie di stramonio è finita negli spinaci e ha intossicato le persone. Questo fenomeno accade per due motivi: la maggiore concentrazione di tossina nel vegetale, dovuta a una temperatura più elevata, e la mancanza d’acqua. Dunque sono molto tossiche” – ha spiegato Limone.

Intanto gli spinaci sono stati letteralmente banditi dai mercati ortofrutticoli a causa del timore diffuso tra la popolazione. Di qui l’intervento di Giovanni Berritto, presidente Federconsumatori Campania, che ha dichiarato: “Questa intossicazione ha portato a una riduzione dell’acquisto degli ortaggi per cui penso che sia importante un sistema di controllo che metta in sicurezza le persone.

Stando a quanto si apprende, nel frattempo sono migliorate le condizioni dei pazienti colpiti dall’intossicazione. Avevano avvertito malori intensi e persino allucinazioni. Uno di loro era stato ricoverato d’urgenza in gravi condizioni.

Che cos’è lo stramonio

Lo stramonio è una pianta estremamente velenosa a causa dell’elevata concentrazione di potenti alcaloidi, in particolare la scopolamina, presenti in tutti i distretti della pianta e soprattutto nei semi. Gli effetti dannosi possono palesarsi anche assumendo una piccola dose.

E’ conosciuta anche come erba del diavolo o delle streghe per le sue proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene. Dal gusto amaro, se assunta in dosi eccessive può rivelarsi anche fatale.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre