Stato di emergenza. Le parole di De Luca
«La Regione Campania ritiene necessario chiedere lo stato di emergenza per l’isola di Ischia e i territori colpiti da questi eventi atmosferici disastrosi. Esprimo il ringraziamento alle forze della Protezione Civile regionale e nazionale, alle Forze dell’ordine, ai volontari, al personale sanitario, per l’impegno profuso da questa notte.
Ringrazio per l’attenzione manifestata il Presidente del consiglio Meloni. Valuteremo nelle prossime ore insieme con i sindaci interessati gli interventi di sostegno più urgenti, in aggiunta a quelli già in campo da mesi. Saranno a disposizione anche i tecnici dell’Acer (Azienda regionale edilizia pubblica) per un supporto tecnico. È un momento di dolore e di grande emergenza, che richiede un impegno straordinario.
La Regione manterrà l’orientamento deciso in sede di Comitato di coordinamento questa mattina, e cioè di delegare il solo Prefetto di Napoli a comunicare ogni informazione, aggiornata e verificata, sulla situazione di Ischia. È auspicabile a tal proposito che non si assista allo sventagliamento di dichiarazioni, del tutto propagandistiche, e non verificate, a cui abbiamo assistito in queste ore, anche da parte di chi non ha nessun ruolo o competenza in materia, o addirittura da parte di chi storicamente ha difeso ogni forma di abusivismo. Almeno di fronte a questi eventi, la sobrietà sarebbe necessaria».
Stato di emergenza abitativa.
Tante famiglie non possono tornare a casa e sono accolti in strutture ricettive dell’isola d’Ischia. Su questo tema si esprime De Luca: «dalle prime verifiche effettuate, sono 150 le famiglie che non potranno far rientro nelle loro abitazioni a causa di situazioni di pericolo e delle condizioni idrogeologiche. Insieme alla ricerca dei dispersi l’altra grave emergenza è quella abitativa, per la quale la Regione sta definendo insieme ai sindaci le più opportune soluzioni, garantendo condizioni di piena sicurezza. Segnaleremo questa ulteriore e grave situazione alla Presidenza del Consiglio e alla Protezione Civile, con l’obiettivo di evitare il prolungarsi di condizioni di precarietà per gli sfollati. È indispensabile, vista l’impossibilità per le famiglie di rientrare nelle proprie abitazioni nelle zone più colpite, definire il trasferimento in altro luogo, in sicurezza. È questa l’altra grave emergenza che preoccupa in queste ore».