Cronaca

Mattarella ricorda Kobe Bryant: “Si era formato qui, nelle nostre scuole”

Dopo la drammatica notizia dell’incidente che ha portato via il cestista americano Kobe Bryant, sua figlia e altri passeggeri a bordo dell’elicottero che si sarebbe schiantato a causa di una fitta nebbia, oggi restano i ricordi e le commemorazioni.

Il campione dell’Nba aveva detto di amare Maradona e Capri ma non solo, Kobe aveva un legame molto più forte con il nostro Paese.

Oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato a Benevento per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Sannio. Proprio in questa occasione formale, Mattarella ha ricordato il campione di basket che ha fatto sognare tutto il mondo con le sue performance sportive:

“C’è un triste episodio di questi giorni, che sottolinea l’importanza della comunanza di studio che attraversa le frontiere. Tutto il mondo dello sport, in ogni parte del mondo e in ogni parte del continente è rattristato per la morte di Kobe Bryant.

Con una tristezza che ha fondamento non soltanto per la sua capacità e la sua popolarità, ma per il nostro Paese perché si era formato qui, nelle nostre scuole elementari e medie”.

Le parole del Presidente della Repubblica mettono al centro la perdita sì di un grande sportivo, ma soprattutto di un uomo che si era formato in Italia, trascorrendo sette anni della sua infanzia e adolescenza. Mattarella ha posto l’attenzione sulla grande ricchezza che si può dare e ricevere da uno scambio educativo. Kobe era americano, ma anche un po’ italiano.

Il Capo dello Stato, parlando del cestista, ha detto:

“La comunanza di studi è quella che lega davvero l’umanità più dei legami politici, istituzionali ed economici ed è antidoto alle incertezze internazionali”.

Ascoltando le sue parole, quasi riusciamo a immaginarci un piccolo, ma già alto più della media, ragazzino che studiava tra i nostri banchi di scuola e sognava di fare la differenza del basket. Kobe ci è proprio riuscito a fare la differenza.