Un complice entra nella struttura per chiedere informazioni e la proprietaria spiega tutto per filo e per segno: “Siamo aperti alle 7.50 del mattino fino alle 18.00“. Nella spesa mensile di 235 euro è compreso anche il pasto per i bambini che viene preparato dal marito nutrizionista seguendo un menù bilanciato con primo, secondo, contorno, frutta. Un vero e proprio paradiso per tutti i bambini, peccato fosse tutto illegale. Quando viene fatto notare la signora dice: “Infatti è preferibile in questo momento non pubblicizzare nulla sui social altrimenti potremmo avere problemi“.
Ed ecco che i problemi sono dietro l’angolo. Entra in scena Luca Abete e tutte le assistenti si dileguano lasciando solo la proprietaria a parlare. In un evidente stato di imbarazzo la donna cerca di spiegare che quella non è una ludoteca ma soltanto la sua abitazione e quindi lei non sta facendo nessuna azione illecita. A supporto poi arriva il marito che dice: “Questi sono soltanto figli di amici e noi non prendiamo soldi” – ovviamente tutto smentito dalle registrazioni precedenti.