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La segnalazione è di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ha rilevato la crescita di episodi analoghi lungo tutta la penisola italiana. In molti casi è capitato che il povero automobilista, acceso il motore, ha visto accendersi la spia della riserva comprendendo che la benzina o il diesel gli era stato rubato, in mancanza di perdite dal serbatoio.
D’Agata ricorda che tale condotta è punita ai sensi dell’articolo 625 del codice penale e, pertanto, è procedibile d’ufficio con pene da 2 a sei anni e multa da euro 927 a euro 1500. Chi viene trovato a in possesso senza poter fornire una spiegazione lecita rischia il non meno grave deferimento per ricettazione, reato punito dall’articolo 648 del codice penale con la reclusione da due ad otto anni e con la multa da euro 516 a euro 10.329.