I Paesi europei con meno tasse, invece, sono l’Irlanda, con il 23%, la Romania, con il 27,1%, e la Bulgaria, con il 29,9%. Il quadro cambia, però, se si considera la pressione fiscale sui profitti delle imprese. Significativo, in questo ambito, soprattutto il caso della Danimarca.
A fronte di un 46,2% del PIL a livello generale, il Paese scandinavo chiede alle aziende solo il 23,8% dei profitti. Nella maggior parte dei casi, invece, il peso delle tasse sulle imprese è particolarmente alto.
L’Italia è al secondo posto in Europa per la pressione fiscale a cui sono sottoposte le imprese, alle quali lo Stato chiede il 59,1% degli incassi. Al primo posto c’è sempre la Francia, per la quale si registra un 60,7%, ed al terzo si trova il Belgio al 55,4%.
Sono tanti però i cittadini italiani che, a causa delle troppe tasse da pagare e dal basso stipendio, non riescono ad arrivare a fine mese. Per questo motivo il Comune di Somma Vesuviana ha deciso di far pagare meno tasse e di far entrare in vigore le agevolazioni sulle imposte TARI per chi ha un ISEE inferiore a 20mila euro.
“Al via le agevolazioni TARI per le utenze domestiche. Per redditi del nucleo familiare con ISEE fino a 8.266,00 euro applichiamo la riduzione del 40% sulla parte variabile, mentre per redditi del nucleo familiare con ISEE fino a euro 20.000,00, applichiamo una riduzione del 20% sempre sulla parte variabile della TARI. Ci sarà tempo di presentare la domanda fino al 15 dicembre” – dice il sindaco Salvatore Di Sarno.