Polonia e Bulgaria sono, inoltre, paesi di transito del gas verso nazioni terze e Gazprom ha avvertito che in caso di prelievo non autorizzato dai flussi destinati ad altre nazioni le forniture di transito verranno ridotte di un ammontare analogo. Come conseguenza di tale situazione il prezzo del gas è salito vertiginosamente nelle quotazioni della borsa di Amsterdam; quello del metano in Europa è balzato del 16% a 119,75 euro al megawattora, dopo aver toccato un rialzo massimo del 24%.
In “soccorso” di Polonia e Bulgaria ci sono gli Stati Uniti, che nelle scorse settimane hanno annunciato un aumento di flussi di gas naturale verso le nazioni alleate. I prezzi dovrebbero comunque essere diversi, con il gas americano probabilmente un po’ più costoso di quello russo.