Dal 4 ottobre al 31 dicembre 2021 la Città Metropolitana di Napoli si è impegnata ad accogliere 150 tonnellate di rifiuti al giorno di Roma, per scongiurare un’emergenza rifiuti nella capitale d’Italia. Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e sindaco metropolitano, ha accolto la richiesta “dopo aver fatto tutte le verifiche tecniche da parte dei nostri dirigenti”, aggiungendo che “siamo in grado, senza alcuna ricaduta di efficienza nel trattamento dei rifiuti sui nostri territori, che hanno ovviamente l’assoluta priorità”.
Non solo Napoli, anche altre città della provincia non si trovano in una situazione tranquilla e facilmente gestibile. Tra queste c’è sicuramente Torre del Greco, i cui cittadini la scorsa notte hanno manifestato contro l’amministrazione comunale ostacolando i lavoratori della Buttol, società incaricata di gestire la raccolta. Il nuovo piano comunale prevede infatti il trasbordo di rifiuti dai mezzi piccoli a quelli pesanti in aree individuate dall’amministrazione, che sono diventate di fatto delle mini discariche a cielo aperto. Non solo: per il futuro di parlerebbe addirittura del ritorno ai punti di abbandono dei rifiuti per strada, ovvero punti (senza cassonetti) dove i cittadini devono lasciare i sacchetti, sulla strada e i marciapiedi, per un livello di decoro urbano inferiore allo zero e indegno di un paese civile. Se questa è la situazione da noi, sicuri che siamo in grado di aiutare gli altri?