Politica

De Luca, affondo a Conte: “Secondo mandato? Se chi viene eletto è un imbecille è troppo anche uno”

Non va giù la crisi di governo provocata da Conte a Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania, durante la conferenza stampa del venerdì, ha parlato delle dimissioni di Draghi e delle prossime elezioni. Un affondo è stato lanciato contro il leader del Movimento 5 stelle reo di fare demagogia e non avere idee concrete per risollevare il Paese.

L’AFFONDO DI DE LUCA A CONTE SUL SECONDO MANDATO

Il governatore ha provato a spiegare l’attuale situazione all’interno del centrodestra e del centrosinistra facendo battute anche su Salvini. Queste le sue parole:

Non ho trovato un cittadino italiano che non fosse o indignato o sconcertato dal fatto che avendo un governo che stava lavorando nelle condizioni migliori possibili data la coalizione ampia, ci siamo ritrovati in questo pantano. Rischiamo di avere una grande difficoltà di scegliere candidati di valore, si devono fare scelte in pieno agosto e in poche ore. Il disastro politico determinato da Conte e dai 5stelle è davvero incredibile come il danno d’immagine procurato al nostro paese. Non c’è nessuno all’estero che abbia capito cosa è successo in Italia, siamo ridiventati il paese dell’instabilità e della palude politica. Essendo tra quelli che hanno polemizzato con i 5stelle in passato, a me non fa piacere questa rottura. Nell’ambito del centrodestra vi sono state posizioni diverse, forza italia e lega dentro il governo, fratelli d’Italia in opposizione ma ciò non ha impedito una accordo politico tra i tre partiti di centrodestra. L’iniziativa di Conte è stata irresponsabile e ingiustificabile, non bastava solo questo per determinare una rottura di rapporti perché gli altri poi trovano l’intesa perché la legge elettorale in Italia è demenziale. Bisogna trovare quindi aggregazioni ampie se si vuole competere in campagna elettorale, avrei preferito un confronto con quello che rimane dei 5stelle, avrei preferito una rottura, una mancata intesa non per una posizione sbagliata nei confronti del governo ma dalle divergenze programmatiche.

Se Conte ripropone un’immagine dei 5 stelle come forza demagogica, se parla di termovalorizzatori come 15 anni fa, se continua ad assumere posizioni incompatibili col governo di una grande democrazia diventa complicato discutere e trovare intese. Se Conte invece di parlare di programmi futuri ma fa offerte di collaborazione all’ex sindaco di Napoli che ha portato al fallimento le aziende di traporto, voleva stampare moneta comunale, ha accumulato milioni di debiti, non è soltanto irresponsabile rispetto al governo ma è il permanere di posizioni demagogiche. Avrei preferito una maturazione politica dei 5stelle, seria, progressista e europeista con un rapporto di collaborazione. Ora sono alle prese con un’altra idiozia: secondo e terzo mandato, a volte può essere troppo anche solo un mandato se chi viene eletto è un imbecille. Mentre possono esserci molto mandati se sono persone di capacità, chi è imbecille deve andare a casa dopo mezzo mandato“.

CRISI ECONOMICA

Dal versante centrosinistra ci sono troppe frantumazioni e leader virtuali. Si deve partire da un prOgamma, ma non il termovalorizzatore ma da un sistema economico da rilanciare, un equilibrio tra gli interessi della povera gente, pensionati e quelli dinamici. Oltre che il futuro dei giovani. Mi è capitato di ascoltare Calenda che si candida a premier, e aspettiamo prima le elezioni, i voti. Parole che lasciano interdetti. Il confronto non può essere ideologizzato e nessuno dall’estero può interferire con la politica italiana. Avremo un mese di ottobre drammatico e se ci tagliano ancora le forniture energetiche rischiamo di farci male. L’Italia vivrà mesi pesanti, il peso dei debiti grava sull’Italia. Ho iniziato a vedere promesse elettorali, ma chi paga? Con quali soldi reggete queste proposte? È stato calcolato che solo l’adeguamento delle pensioni all’aumento del costo della vita (adeguamento Istat) comporta un investimento permanente di altri 20 miliardi di euro“.