Le accuse si reggono sul fatto che, con metodo mafioso, nel gennaio dello scorso anno, i quattro pregiudicati avevano cercato di costringere un acquirente a pagare il corrispettivo dello stupefacente che gli era stato venduto accoltellandolo al torace e percuotendogli il capo con un bastone.
Per quanto riguarda il giro di stupefacenti a Napoli, il clan Marigliano risulta da tempo dedito a questa attività, mantenendo ormai il controllo di parte del mercato illecito, alimentato grazie agli acquisiti dal clan Caldarelli, famiglia operante nelle Case Nuove e legata ai Mazzarella.