Secondo la perizia fatta dagli esperti la donna fu picchiata con un colpo violento all’addome, un pugno o più probabilmente un calcio, tra il 4 ed il 10 maggio 2020. L’Italia era ancora in pieno lockdown per la pandemia da Covid-19. Il decesso è avvenuto il giorno 14, dopo che Lucia aveva ancora negato le violenze, pure davanti ai medici. Aveva 52 anni.
Non era la prima volta che la donna era stata picchiata dal compagno, secondo quanto raccontato dalle figlie Sara e Rosa che sono rappresentate legalmente dall’avvocato Sergio Pisani. Le due ragazze hanno raccontato ai giudici che la madre giustificava i lividi che aveva sul corpo adducendo la colpa alla terapia farmacologica antiaggregante a cui era costretta da anni. L’ultimo pestaggio, quello fatale, provocò una lesione interna con sanguinamento e fu tenuta nascosta per giorni: ai medici Lucia Caiazza disse che era caduta dalle scale.