“Lei che è specializzato – ha detto Salvini, riferendosi proprio a Valerio Lo Muzio (così si chiama il giornalista in questione) – vada a riprendere i bambini, visto che le piace tanto. I figli devono essere tenuti fuori dalla polemica politica, attaccate me, lasciate stare mio figlio. Mi vergogno a nome di chi coinvolge i bambini nella polemica politica. Non parlo di figli e di bambini. Non ho altro da aggiungere”.
Sempre secondo quanto riporta Repubblica, l’insultato avrebbe poi contrattaccato chiedendo al ministro: “Mi sta dando del pedofilo quindi?”. In seguito, Salvini si è rifiutato di rispondere alle domande su Moscopoli e Siri, formulategli da un altro giornalista di Repubblica. “Non rispondo. Repubblica è un giornale che mi diverte un sacco. Se voglio ridere leggo il vostro giornale”. Così ha poi esordito, liquidando i due giornalisti del quotidiano con sede a Roma.
Al di là del merito delle questioni, invitiamo per l’ennesima volta il Ministro degli Interni ad occuparsi di più del suo lavoro: rendere conto agli italiani di ciò che fa o di ciò che fa il Governo o il suo partito. E non solo, con la speranza che lo faccia rispettando anche il nostro lavoro di giornalisti.