Il leghista però è stato costretto a interrompere il comizio a causa delle polemiche dei manifestanti, venendo anche raggiunto da un lancio di acqua. Le forze dell’ordine hanno caricato la folla, un giovane è rimasto ferito alla testa, ma non c’è stato nulla fare: Matteo Salvini è dovuto scappare con la coda tra le gambe raggiunto da diversi slogan, primo tra tutti il grido “sciacallo”.
L’ex ministro dell’Interno ha ovviamente attaccato verbalmente i manifestanti, affermando che si tratta di esponenti dei centri sociali o persone al servizio della camorra. Salvini sa bene invece, anche se vorrebbe cambiare le carte in tavola, di essere accolto in questo modo ogni volta che raggiunge il Sud perché fa parte di un partito che ha basato i suoi consensi e la sua identità sul razzismo verso i meridionali, ed egli stesso ha più volte pronunciato, in passato, frasi vergognose e perfino intonato cori razzisti. Salvo poi far finta di ravvedersi per chiedere voti. Che cosa non si fa per una poltrona, giusto?