Sarri: “Nel post-Juve erano 7 minuti, non 45”. Reina: “Ecco il perchè del mio tweet”


Nella conferenza stampa canonica di presentazione dei sedicesimi di Europa League, Pepe Reina ha accompagnato il tecnico Maurizio Sarri nel rispondere alle domande dei colleghi italiani e spagnoli. Le domande sono state rivolte prima al portiere azzurro, grande ex della partita.

Reina parla da ex: “È sempre bello tornare in un posto dove ti hanno trattato bene e con tanta stima. Abbiamo vissuto tre anni belli con grandi ricordi, ma domani penseremo solo al Napoli. Saranno 90 minuti difficilissimi, perché è una squadra che sta giocando benissimo in campionato e gioca bene in casa”.

Lotterete su entrambe le competizioni o penserete alla lotta per il campionato?
“Tutte le competizioni sono importantissime, chi gioca lo decide il mister, ma quando indossi la maglia del Napoli vai a vincere comunque e dovunque, si cercherà di vincere entrambe le competizioni”.

A chi era rivolto il Tweet di stanotte?
“Volevo trasmettere la consapevolezza a tutti, che chiunque voglia destabilizzare il Napoli non ci riuscirà e se c’è qualche problema siamo qui”.

Sulla sconfitta con la Juventus…
“Il morale è ottimo e deve essere sempre ottimo per quello che si è fatto anche allo Juventus Stadium. Se avevamo un’idea della nostra forza dopo sabato abbiamo un’idea ancora più forte di quello che stiamo facendo. Abbiamo dimostrato qual è la nostra forza con una partita eccellente”.

Villareal-Napoli anticipo di finale?
“Sono due squadre che giocheranno la Champions l’anno prossimo. Sono 180 minuti in cui bisogna lavorare bene e non commettere errori. Dobbiamo giocare il nostro calcio come facciamo sempre e dovunque”.

Sul passato di Reina al Villareal:
“Non posso che ringraziare il calcio e il Villareal per la carriera che ho fatto. I miei compagni mi hanno domandato molto del Villareal e hanno una grande ammirazione per esso. A mio avviso è un modello da seguire a livello europeo”.

È il turno di Sarri.

Mister cosa è cambiato dopo la sconfitta di sabato?
“Dopo sabato non è cambiato niente. Anzi abbiamo appreso che possiamo giocarcela alla pari con una squadra che veniva da quattro campionati vinti e una finale di Champions League. La sconfitta è stata casuale, dopo il 60% di predominio territoriale. Tuttavia la consapevolezza si deve tradurre in punti, perché con le grandi squadre basta anche un minimo errore per perdere. Dobbiamo buttare via anche quelli”.

È d’accordo con l’allenatore del Villareal, che ha detto che entrambe squadre hanno il 50% di possibilità di passare il turno?
“Sono d’accordo con Marcelino, nessuna delle due è favorita. Ho visto tutte le partite del Villareal e mi ha sorpreso per qualità e organizzazione difensiva. Purtroppo è un avversario di grande livello, che sta facendo benissimo in Spagna, e per noi sarà complicata e difficile. Mi ha sorpreso non solo per i giocatori noti, ma anche per l’organizzazione difensiva”.

Sulla formazione:
“Dobbiamo ottenere la qualificazione a tutti i costi, non importa con quanti cambi. Chi va dentro deve andare in maniera cattiva e determinata per cercare la qualificazione. Sarà una partita che comporterà molte difficoltà”.

Sul turn-over:
“Non possono giocare sempre gli stessi, qualche cambio lo faremo. La squadra però non deve perdere convinzione. I risultati ci diranno se siamo una squadra che può cambiare anche 6-7 elementi alla volta”.

Sul Villareal:
“Hanno giocatori di grandissima qualità. Non solo Soriano, ma anche calciatori come Dos Santos e Mario Gaspar, che ha un grande futuro. Se noi però giochiamo come sappiamo avremo le nostre possibilità”.

Che gara farà il Napoli domani sera?
“Noi cerchiamo di imporre sempre il nostro gioco, se giochiamo diversamente è perché ci costringono gli avversari. Per me noi possiamo giocare sempre il nostro calcio, la discriminante è la velocità. Se torniamo a muovere la palla con rapidità possiamo fare risultato contro chiunque e dovunque”.

Un collega spagnolo domanda di nuovo a Reina: Nel caso venisse eliminato tiferebbe il Villareal per la vittoria finale?
“Non ci penso a essere eliminato. Ho molto affetto per il Villareal, ma domani e tra 7 giorni io porterò la maglia del Napoli e dobbiamo passare il turno”.

Siparietto finale di Maurizio Sarri. Prima di andare via il tecnico ci ha tenuto a puntualizzare quanto successo nel dopo Juventus con le seguenti parole: “La riunione post-Juventus è durata 7 minuti, non come altre cose che ho letto in giro”. Un messaggio a chi aveva scritto di riunioni durate 45 minuti e malumori inventati. Un colpo di sciabola netto che si va ad aggiungere alle parole da leader di Pepe Reina sia sui social che in conferenza stampa. Il Napoli risponde in coro ai giornalisti: “Basta con la destabilizzazione!”.


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