Continuano i roghi nella Terra dei Fuochi: a che cosa serve l’esercito?


All’inizio di quest’anno il Governo ha dato parere favorevole all’impiego dell’Esercito nella Terra dei Fuochi, per contrastare il fenomeno dei roghi tossici e prevenire l’ulteriore sversamento di rifiuti speciali. Già in quell’occasione avevo sottolineato come questa politica, tutta italiana per quanto riguarda l’Occidente, di impiegare le forze armate per ogni emergenza è la prova diretta del fallimento dello Stato, che ricorre a immagini da Paese militarizzato, in guerra civile, incapace di tenere sotto controllo il territorio (per approfondimenti potete leggere qui).

L’Esercito, tuttavia, non è bastato a risolvere la situazione, né ad esercitare la sperata funzione intimidatoria verso coloro che incendiano i rifiuti, così come le norme speciali e le relative sanzioni. Ogni giorno infatti sulla pagina Facebook dell’organizzazione Terra dei Fuochisi vedono foto e si leggono post da parte dei cittadini che denunciano la presenza di colonne nere di fumo, lamentando bruciore agli occhi e difficoltà nella respirazione. I Vigili del Fuoco, coi pochi mezzi a loro disposizione, non ce la fanno a correre dappertutto, tutto il giorno, a spegnere gli incendi.

Terra dei Fuochi

A questo punto, allora, ritorniamo sempre allo stesso punto: dato che l’operazione dell’Esercito ha costo rilevante, perché non utilizzare gli stessi soldi per potenziare il corpo dei Vigili del Fuoco e gli strumenti a loro disposizione? Perché non affidare il controllo del territorio alle forze dell’ordine, che lo conoscono bene, aumentandone la presenza? E soprattutto, quando si metterà in grado la magistratura di applicare la legge in modo efficace e veloce, in modo che la sanzione succeda velocemente al reato, affinché la pena svolga effettivamente le proprie funzioni general e special preventiva negativa?


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