Tentato suicidio, albergatore prende a pugni l’autista del 118: “Mi fai cattiva pubblicità”

Covid ed influenza a Napoli intasano i pronto soccorso


L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha denunciato un altro episodio di violenza ai danni del personale sanitario: stavolta sarebbe stato aggredito l’autista del 118 dal proprietario di un hotel di Varcaturo.

Caos a Varcaturo, titolare hotel picchia l’autista del 118

“A farne le spese stamane è stata la postazione 118 automedica Varcaturo. L’equipaggio è stato allertato, unitamente all’ambulanza India, alle 10:30 per codice rosso in via Domiziana a Varcaturo, in un famoso hotel della zona per tentato suicidio – inizia così il post diffuso sui social dell’associazione.

“Mentre il medico raccoglie i dati anamnestici del paziente, il proprietario della struttura intima l’autista soccorritore di spostare l’automedica dall’ingresso della struttura in quanto rovina l’immagine dell’hotel e gli fa cattiva pubblicità. Dalle offese e minacce si è passato ai fatti, l’albergatore incomincia a prendere a pugni al volto l’autista soccorritore mentre la moglie e la figlia offendevano verbalmente l’infermiera”.

“L’equipaggio, su indicazione della centrale operativa, si allontana dalla scena considerata non sicura. Mentre gli uomini del 118 salgono a bordo, albergatore e famiglia prendono a calci e pugni i mezzi di soccorso. Attualmente l’autista è in pronto soccorso a farsi curare le ferite provocate dai pugni. L’aggressione è stata denunciata ai carabinieri”.

L’ennesima aggressione subita in servizio dai sanitari, precisamente la settima da inizio anno tra Asl Napoli 1 e 2, e che segue di poco la vicenda dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia che ha destato l’indignazione generale. Qui una giovane infermiera è stata presa a pugni da un uomo nell’area di accesso al pronto soccorso.

“Cara Regione Campania e caro signor prefetto di Napoli, oggi nel giorno del tavolo tecnico sulle aggressioni al personale sanitario, chiediamo le famigerate Dashcam sui mezzi di soccorso che devono necessariamente essere installate su tutti i mezzi della Regione e non solo su quelli dell’Asl Napoli 1 Centro, nonché si deve mettere in atto il piano Bodycam (telecamere sulle divise) allo scopo di identificare gli aggressori anche lontani dal mezzo di soccorso” – è l’appello dell’associazione.

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