LO STUDIO/ Un uomo si è iniettato 217 vaccini anti Covid: come sta e cosa è successo


Un uomo in Germania si è sottoposto volontariamente a 217 dosi di vaccino contro il Covid-19, di cui 134 dosi hanno un riscontro ufficiale e dunque sono state con ogni certezza ricevute. Il caso di questo cittadino tedesco di 62 era emerso agli onori della cronaca grazie all’interessamento della BBC che l’aveva a sua volta appreso grazie alla rivista scientifica The Lancet. L’uomo non ha mai voluto spiegare come mai abbia voluto iniettarsi così tante dosi del vaccino anti Sars-Cov-2.

Si inietta 217 dosi di vaccino contro il Covid: lo studio

I ricercatori dell’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga lo hanno contattato chiedendogli di sottoporsi a degli esami con lo scopo di comprendere cosa fosse successo al suo organismo e al sistema immunitario. Il cittadino tedesco ha accettato di sottoporsi agli esami, i quali hanno dato risultati sorprendenti: il suo fisico è intatto, il paziente sta benissimo e presenta una concentrazione maggiore di anticorpi contro il Covid-19 rispetto a chi ha ricevuto “solo” tre dosi di vaccino.

La risposta inaspettata dell’organismo

Un esito che ha sorpreso la stessa comunità scientifica, la quale si aspettava un peggioramento delle condizioni di salute dell’uomo a causa degli effetti dell’iper vaccinazione. Come detto, 134 dosi delle 217 complessive che il paziente afferma di avere ricevuto hanno un riscontro. Partendo dal presupposto che i vaccini contengono al loro interno “pezzi” del virus modificato, in modo tale che non provochino la malattia ma insegnino all’organismo il modo di combatterla, i medici si aspettavano che l’esposizione continua agli antigeni potesse causare un indebolimento della risposta contro il Sars-Cov-2, con la possibilità dunque di riacutizzarsi sistematici dell’infezione. Così invece non è, data il riscontro di una forte concentrazione di anticorpi.

Le dosi consigliate restano tre

Nonostante questi risultati, i ricercatori precisano come quanto accaduto ad un solo soggetto non possa diventare una “scoperta” scientifica. Il caso resta isolato e peculiare, e non è affatto detto che l’iper vaccinazione possa avere gli stessi effetti anche su altre persone, anzi. Attualmente il numero consigliato di dosi di vaccino anti Covid resta quello di tre.


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