Festa di San Gennaro al Vomero: una grande processione e spettacolari fuochi d’artificio


Il 19 settembre 2023, nel giorno di San Gennaro, non solo le vie del centro di Napoli ma anche il quartiere Vomero si vestirà a festa: proprio lì, dove avvenne il primo miracolo della liquefazione del sangue, il Santo Patrono della città sarà celebrato con una messa seguita dalla tradizionale processione e dai fuochi d’artificio.

Festa di San Gennaro 2023 al Vomero: processione e fuochi

A partire dalle 18:00 sarà possibile accedere alla chiesa di San Giovanni dei Fiorentini per partecipare alla messa. Subito dopo si svolgerà la tradizionale processione solenne attraverso il tracciato dell’antica via Antiniana e delle strade storiche del quartiere.

Lungo il percorso, sarà effettuata una sosta dinanzi alla Basilica Pontificia di San Gennaro ad Antignano. Il corteo proseguirà, poi, fino a giungere in piazza degli Artisti per il momento conclusivo della festa: dopo la benedizione del popolo partiranno gli spettacolari fuochi pirotecnici.

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Ad annunciare i festeggiamenti è stato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero: “Si tratta di un evento molto sentito dagli abitanti della collina. Bisogna ricordare che la tradizione popolare, fonti epigrafiche e testimonianze monumentali collocano il primo miracolo della liquefazione del sangue del Santo Patrono proprio nel territorio del Praedium Antinianum, tappa obbligata, in epoca romana, lungo la via Puteolana che, per colles, collegava la città flegrea a Napoli”.

“Il miracolo sarebbe avvenuto durante una pausa della processione liturgica organizzata dalla diocesi di Napoli e della Campania per la traslazione del corpo e della testa di San Gennaro dall’agro marciano, dove si trovava la sepoltura, alle catacombe di Capodimonte, attuale dimora delle spoglie del santo. Il corteo avrebbe assistito al miracolo quando, durante una sosta sulla collina del Vomero, Eusebia, la nutrice del santo, nata e residente proprio nel casale di Antignano, si avvicinò donando le ampolle contenenti il sangue del martire, raccolto, come si usava all’epoca, presso la solfatara all’atto del martirio, ampolle custodite fino ad allora dalla stessa nutrice”.


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