Beni confiscati diventano centro antiviolenza: progetto da 300 mila euro


San Giorgio a Cremano – Sono sempre più frequenti i casi in cui beni confiscati a criminali e clan camorristici, ville, stabili e terreni, tornano a nuova vita con progetti a sfondo sociale. E’ quello che succederà anche alle proprietà del boss Lappone a San Giorgio a Cremano. Secondo quanto riporta Repubblica, i due appartamenti in via Cappiello si trasformeranno in un centro antiviolenza a tutela delle donne vittime di abusi.

La Giunta ha approvato questa mattina un progetto da 300 mila euro per riadattare le strutture allo scopo ed ora è stato inviato al vaglio del Ministero dell’Interno e della Regione Campania per convalidare il finanziamento. I fondi serviranno per l’acquisto di mobili ed apparecchiature in grado di fornire alle donne in difficoltà ogni tipo di aiuto possibile, a partire dal fondamentale sostegno psicologico.

Commenta il sindaco Giorgio Zinno: “Manteniamo una promessa che avevamo fatto già lo scorso novembre quando era stata annunciata l’apertura di uno sportello antiviolenza. Ma vogliamo fare di più nell’ambito del riutilizzo dei beni confiscati abbiamo pensato di realizzare anche un centro antiviolenza, a dimostrazione dell’impegno permanente che questa città intende prendere per aiutare le donne, troppo spesso vittime di abusi e dare così voce a chi non ne ha”.


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