ALLERTA METEO a Napoli e nel Vesuviano, venti forti e rischio mareggiate: fino a quando


La Protezione Civile regionale ha emanato un avviso di allerta meteo per venti forti nord-orientali con raffiche su tutta la Campania valida dalle 23 di oggi, mercoledì 22 novembre, alle 23 di domani, giovedì 23 novembre.

Allerta meteo in Campania oggi e domani 22 e 23 novembre

Sulle coste esposte ai venti delle zone 1 e 3, ossia sul litorale che va dal confine nord della Campania con il Lazio fino al golfo di Napoli passando per la piana casertana, includendo le isole del Golfo e il tratto vesuviano nonché sulla costiera Sorrentino-amalfitana, oltre al vento forte è previsto anche mare agitato con possibili mareggiate.

“Si raccomanda ai Sindaci e alle autorità competenti di tutto il territorio regionale di attuare le misure previste dai piani di protezione civile e di assicurare la corretta tenuta del verde pubblico e delle strutture esposte alle sollecitazioni dei venti (comprese le impalcature, la cartellonistica e gli impianti provvisori) e del moto ondoso” – si legge nella nota diffusa dalla Protezione Civile della Regione Campania.

Nello specifico l’allerta meteo riguarda Piana Campania, Napoli, Isole e area Vesuviana (zona 1) oltre a penisola Sorrentino-Amalfitana, monti di Sarno e monti Picentini (zona 3).

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Non solo maltempo: stando alle previsioni meteo, nei prossimi giorni ai temporali e alle forti raffiche di vento si affiancherà anche il freddo. Il nostro paese sarà, infatti, interessato da un graduale ma incisivo crollo delle temperature.

Una situazione che peggiorerà sempre più verso gli ultimi giorni del mese, con l’arrivo della cosiddetta irruzione artica. Un fenomeno così descritto dal meteorologo Lorenzo Tredici de Il Meteo: “Una sciabolata artica potrebbe colpire il Centro-Sud alla fine del mese con neve in pianura e sulle coste adriatiche tra il 29 e il 30 novembre. La classica colata di aria gelida è prevista arrivare velocemente dalla Russia con fenomeni nevosi di stampo invernale. Un calo termico di 16 gradi in 10 giorni: da una coda estiva ad un gelido inverno in una sola decade”


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