INPS. Bonus Giovani Genitori, ecco cos’è e chi può richiederlo


Sono disponibili ancora quasi 9 milioni di euro per i Giovani Genitori italiani che non posseggono ancora un contratto a tempo indeterminato: 5.000 euro di incentivo alle aziende private o alle cooperative per ogni giovane genitore assunto. I milioni di euro stanziati sono stati 51, gestiti dal Ministro della gioventù grazie al decreto del 19 novembre 2010, e adoperati finora per le assunzioni a tempo indeterminato.

  • Chi ha diritto ai 5000 euro? Tutte le imprese private e le società cooperative che provvedono all’assunzione, a tempo indeterminato, anche parziale, delle persone presenti nella Banca dati ufficiale;
  • Chi può iscriversi alla banca dati? tutti coloro che, al momento della domanda, presentino i seguenti requisiti:

–  età non superiore a 35 anni (da intendersi fino al giorno precedente il compimento del trentaseiesimo anno di età);

– essere genitori di figli minori – legittimi, naturali o adottivi – o affidatari di minori;

– avere uno dei seguenti rapporti di lavoro:

1. lavoro subordinato a tempo determinato

2. lavoro in somministrazione

3. lavoro intermittente

4. lavoro ripartito

5. contratto di inserimento

6. collaborazione a progetto o occasionale

7. lavoro accessorio

8. collaborazione coordinata e continuativa.

 

Tali caratteristiche permettono l’accesso alla banca dati e la possibilità di conseguire un contratto di lavoro a tempo indeterminato tramite la somma dei 5.000 euro conferita all’azienda per ogni assunzione; tuttavia, la cancellazione dalla Banca dati può avvenire per una delle seguenti ragioni:

  • Compimento dei 36 anni d’età (del genitore in questione);
  • Compimento della maggiore età dei figli legittimi o affidati;
  • Cessazione dell’affidamento del minore;
  • Conseguimento di un contratto a tempo indeterminato (pieno o parziale);

Nei primi due casi, la cancellazione dalla banca dati avviene in modo automatico, in caso di cessazione di affidamento del minore, invece, la comunicazione deve essere effettuata dal soggetto interessato.

Sono innumerevoli che aziende italiane che possono usufruire di tali fondi e dare l’opportunità ai neogenitori di consolidare il rapporto lavorativo; inoltre, per quanto riguarda le cooperative, vi è anche la possibilità di assumere soci lavoratori, anche se con lo stesso contratto lavorativo di un consueto dipendente.

Ovviamente gli Enti pubblici sono esclusi dalla categorie che potranno godere degli incentivi, possedendo un diverso processo di assunzione al loro interno.


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