Street food: i migliori take away di Napoli secondo Dissapore


Tutti i turisti che scelgono di visitare Napoli, dovrebbero prima di tutto fare due mesi di digiuno prima di approdare ai piedi del Vesuvio.

Andare a Napoli equivale ad organizzare un tour gastronomico inevitabile, che varia così come variano le esigenze, siano queste dolci o salate. In più occasioni abbiamo omaggiato i cibi napoletani, quali la pizza, la frittura, le graffe, e tanto altro, ma ora vogliamo fare un percorso diverso e seguire i suggerimenti pubblicati sul portale dissapore.com, dove vengono citati i 14 migliori take away napoletani che secondo dissapore non hanno rivali.

Immancabile ai vertici di qualsiasi lista, c’è la “Friggitoria Vomero” in via Domenico Cimarosa, famosa per quei simpatici “cuppetielli di carta” che pieni di crocchè, arancini, pasta cresciuta e ogni genere di fritto, da 77 anni fanno fare i salti di gioia all’appetito che si fa sentire quando vogliamo “qualcosa di sfizio”.

Segue “Di Matteo” in via dei Tribunali, il proprietario di uno dei locali più famosi a Napoli, che vanta una fama mondiale grazie proprio al suo cibo di strada. Un bancone sempre pieno di qualsiasi leccornia che possa soddisfare il più sentito dei languorini, frittatine di pasta, pizze a portafoglio (quelle piccole, tonde, che per comodità del cliente vengono piegate), montanare, pizzette fritte, tutto messo in vetrina per far innamorare i passanti.

A via Saverio Altamura, “La focaccia dell signora”, dal 1962 quella che può sembrare una comune salumeria, è invece un posto “magico” che da anni sforna focacce ripiene, rustici e taralli, e per i più fortunati anche la speciale “parigina”, la focaccia ripiena e ricoperta da pasta sfoglia.

Facendo qualche passo per allontanarsi dal centro di Napoli, si arriva a Monte di Procida, in via Panoramica, dove la “Paninoteca di Ciro Mazzella”, prepara ogni giorno gustosissimi panini nel suo piccolo chioschetto affacciato su un semplice marciapiede. Non è importante conoscere la strada, basterà avere un buon olfatto per lasciarsi condurre al chiosco dai profumi della brace adoperata per riscaldare carne e panini.

Nota anche ai campioni azzurri del Napoli, “L’antica friggitoria Masardona” in via G.Cesare Capaccio, è famosa per la classica pizza fritta, ottima,  che fa attendere pazientemente tutti quelli che in fila aspettano il proprio turno per poterla gustare. Famoso alla Masardona anche il “battilocchio”, impossibile da spiegare, ma sicuramente da assaggiare.

In via Ferdinando Galiani, “Cibi Cotti”, delizia il palato di tutti quelli che non vogliono accontentarsi di un pasto mordi e fuggi come può essere una pizza o una fritturina veloce, ma neanche vogliono spazientirsi ai fornelli, e allora la soluzione c’è. Cibi Cotti, offre una vasta scelta di piatti tipici della tradizione napoletana, fatti proprio con la mano del cuore, in un certo senso come farebbe ogni nonna partenopea per un nipote che in un giorno qualunque decide di pranzare “qualcosa” con lei. Pasta e patate con o senza provola, pasta e fagioli, pasta e lenticchie, pasta al forno gratinata, manfredi al ragù con o senza ricotta, parmigiana di melanzane, peperonio imbottiti, pizze rustiche, insomma nonna Anna (è questo il nome della nonnina di tutti i clienti), accontenta tutti con deliziosi piatti che in qualsiasi momento faranno gioire la tavola.

Dal 1927,  anche la “Gastronomia Augustus” in via Toledo, prepara manicaretti dolci e salati che attirano numerosi clienti al bancone ogni giorno, per gustare le prelibatezze del bar tavola calda che soddisfa l’appetito quotidiano, senza abbandonare la tradizione napoletana.

“Oggi a pranzo, mangiamoci ‘o filoscio”. E allora “L’Antica Cucina Napoletana” a via Giacinto Gigante, è il posto giusto in cui andare. Tipico della tradizione napoletana come pranzo veloce e il pranzo a sacco, letteralmente chiamato ‘a marenna, che detto francamente rende maggiormente l’idea del croccante palatone farcito con ogni sorta di ripieno a scelta, ma il “filoscio”, ovvero l’omelette ripiena di fior di latte, è una specialità che all’Antica Cucina Napoletana, non passa inosservata. Ovviamente anche qui immancabili i classici primi della tradizione partenopea, che dal Lunedì al Sabato, solo a pranzo deliziano i passanti che decidono di sostare.

Seguono nella classifica “L’Antico tarallificio da Poppella” in via Arena della Sanità, dov’è famoso il pagnottiello di pasta di pizza farcito con formaggio, cicoli e pepe, “Gastronomia Arfè”, nel cuore di Chiaia in via Giacomo Piscicelli, “Gourmeet” a via Alabardieri, “Eccellenze Campane” in via Brin, “Esterina Sorbillo Pizza Fritta” in via dei Tribunali e Piazza Trieste e Trento, “I fritti di Serafino” in via Gianlorenzo Bernini, e “Passione di Sofì” in via Toledo.

Questi sono i take away che dissapore.com incorona come i migliori a Napoli, ma siete dello stesso parere anche voi? Napoli brulica di posti che deliziano il palato e classificare i migliori non è certo facile.


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