L’Hockey Fortitudo costretta a giocare a Roma: “Vogliamo tornare a Torre e far divertire i giovani”
Lug 30, 2024 - Michele Massa
La storia dell'Hockey Fortitudo che per dovere è emigrato da Torre del Greco...
Ad ottobre sarà posata la tanto agognata prima pietra del progetto “Cittadella dello Sport” che sorgerà a Viale Europa. Tante le realtà sportive torresi che si sposteranno verso il nuovo plesso: tra queste la Hockey Fortitudo di Luigi Boschetti, squadra torrese di hockey sul prato femminile che, per mancanza di strutture, si è dovuta affiliare ad una squadra del Lazio, trovandosi costretta a giocare a Roma. Il patron però è deciso a tornare a Torre del Greco per imporsi nella propria città, nonostante una generale indifferenza verso una formazione che ha raggiunto la Serie A.
Da Torre del Greco a Roma, l’Hockey Fortitudo aspetta risposte dal Comune
Con Luigi Boschetti abbiamo voluto parlare dei problemi che la sua squadra deve affrontare per giocare regolarmente il proprio campionato: “Dopo la promozione nella Serie A femminile abbiamo dovuto fare dei veri e propri salti mortali. Ci siamo dovuti accordare con una società laziale per continuare a giocare. L’obiettivo è quello di ritornare a Torre del Greco e possiamo farlo, ma servono le strutture che sono obbligatorie per giocare. Siamo costretti ad allenarci a Napoli e giocare le nostre partite in casa a Roma, abbiamo sempre un campo diverso ed è difficile ambientarci”.
Che risposte avete avuto in questi anni dall’amministrazione comunale? “Negli anni abbiamo avuto modo di parlare con le varie amministrazioni, ma senza trovare risposte. Noi amiamo questo sport e non vogliamo solo gli applausi, in passato avevamo la possibilità di fare in Viale Europa un piccolo campo con il sintetico che è obbligatorio, spendendo 500 mila euro, ma ci hanno fatto solo promesse senza passare ai fatti. Con Mennella è finalmente cambiato qualcosa, ci sta dando piena disponibilità ed abbiamo già avuto un incontro con lui“.
“Siamo passati anche dal Coni regionale, che ne aveva discusso con Malagò. Infatti, durante la presentazione del progetto di Viale Europa lo scorso 13 maggio, il presidente Malagò aveva chiesto dell’hockey sul prato ricevendo una risposta totalmente sconnessa”.
Il paradosso Cittadella dello Sport e l’ipotesi Liguori
Nel nuovo progetto però manca un campo per voi, quali saranno le mosse che adotterete? “Sì, noi e il rugby siamo esclusi dal nuovo progetto. Ne abbiamo discusso insieme al Coni regionale e al Sindaco, vedremo se sarà possibile costruire un sintetico anche per noi. Altrimenti proporremo l’opzione Amerigo Liguori che, ora come ora, è l’unica struttura in città che può ospitarci, visto che è conforme a tutte le norme richieste. Vedremo cosa si deciderà”.
Il movimento dell’hockey sul prato è in ascesa? “Sì, specialmente quello femminile. Abbiamo un settore giovanile di oltre 200 ragazze e speriamo di poter portare avanti il nostro progetto anche nelle scuole. Vogliamo tornare a Torre del Greco anche per questo e dare ai giovani opportunità di svago con lo sport”.