Juan Jesus: “Non devo dimostrare nulla a nessuno. Conte preferisce il bastone alla carota”

Juan Jesus in giro per la città


Durante la trasmissione “A Pranzo con Chiariello” su Radio CRC, il calciatore del Napoli Juan Jesus ha rilasciato un’intervista esclusiva. Ecco le sue dichiarazioni: “La vittoria contro il Venezia? Hanno una squadra ben strutturata e abbiamo avuto qualche difficoltà a sfruttare gli spazi.

Juan Jesus: “Sono in Italia da 14 anni, non devo dimostrare nulla”

Tuttavia, abbiamo controllato il gioco e messo in pratica quanto ci ha indicato il mister durante la settimana. Non è semplice mantenere la calma quando il punteggio è fermo sullo 0-0, ma ci siamo riusciti e questi tre punti sono fondamentali.

Siamo in cima alla classifica e ora dobbiamo concentrarci sulla Fiorentina: sarà un incontro molto impegnativo.

Abbiamo apportato molte modifiche rispetto alla scorsa stagione, ma abbiamo comunque ottenuto buoni risultati.

Ora, contro la Fiorentina, abbiamo l’opportunità di chiudere positivamente il girone d’andata. Contro le squadre di alta classifica siamo riusciti a strappare due pareggi complicati, uno contro il Torino e l’altro a San Siro. Il nostro obiettivo è proseguire in questo percorso di crescita, perché siamo un gruppo forte.

Conosco Amir Rrahmani da quattro anni, quindi per me non è nuovo giocare insieme a lui. Buongiorno è un giovane talento promettente che ci sta dando un grande supporto.

Sono in Italia da 14 anni e non ho bisogno di dimostrare nulla, poiché il mio percorso è stato positivo, al di là delle critiche.

Sono una persona che lavora duramente e sono sempre disponibile per il mister e la squadra: mi interessa unicamente il parere della società e del tecnico. Le polemiche le lascio da parte, perché sono un professionista e ho costruito il mio percorso: nessuno conosce il lavoro che ho fatto per arrivare fin qui.

Dimostro il mio valore sempre attraverso le prestazioni in campo, non con chiacchiere: questo è evidente anche nelle ultime due partite.

Siamo un gruppo di ragazzi in gamba; a volte scherzosamente dico che siamo fin troppo buoni, perché ci vuole un po’ di grinta in campo.

Tuttavia, ci impegniamo moltissimo seguendo le indicazioni del mister. Trovo un gruppo sereno e desideroso di apprendere, dove tutti si supportano a vicenda per superare le difficoltà. Abbiamo ancora molto da fare, poiché la strada è lunga, ma spero di continuare su questa strada.

Conte? È un tipo severo. Predilige il bastone alla carota, ma credo che questo approccio abbia sempre dato risultati, considerando i traguardi che ha raggiunto.

Lo incontrai quando era alla Juventus e affrontarli era davvero complicato. Scherzando, gli ho detto che o mi sta allungando la carriera di dieci anni o mi sta facendo smettere subito (ride ndr). È una persona che ci fa lavorare intensamente su ciò di cui abbiamo bisogno e questo si riflette nelle partite. Non giocavo da un po’, eppure non mi sono affaticato, grazie agli allenamenti che svolgiamo.

Per me Napoli è una città importante, in cui sono arrivato in un periodo difficile della mia carriera. Spalletti ha creduto in me e ho avuto l’opportunità di dimostrare il mio valore. La gente mi ha accolto con calore e insieme abbiamo conquistato un campionato. Ogni mattina mi sveglio e vedo il Vesuvio: è una città meravigliosa. Come tutte le grandi metropoli, ha le sue sfide, ma la popolazione vive davvero di passione”.


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