La Sonrisa, donna Imma fa rassicurare i futuri sposi: “Hanno paura ma stiamo lavorando”


Non si placano i timori dei futuri sposi e delle famiglie che nei prossimi mesi dovranno festeggiare i propri eventi presso La Sonrisa, il celebre Castello delle Cerimonie interessato dal provvedimento di confisca: tramite una rappresentante della famiglia Polese, intervenuta alla trasmissione Turchesando su Radio Cusano Campus, donna Imma ha voluto tranquillizzare tutti i suoi ospiti sul proseguimento delle attività del locale.

Confisca La Sonrisa, donna Imma fa rassicurare gli sposi

Stiamo continuando a lavorare, abbiamo una programmazione già in corso e ben delineata. La Sonrisa non ha chiuso e non ha cessato l’attività. C’è sicuramente qualche piccola paura da parte degli ospiti davanti alla prospettiva dei prossimi mesi. Le notizie fanno scalpore, lo sapete. Per noi è stato un disastro apprendere la situazione, figuriamoci per le persone che hanno pianificato un matrimonio anni prima. I nostri clienti hanno fiducia nel fatto che l’attività proseguirà” – ha detto la portavoce di donna Imma Polese.

“La sentenza c’è già ma deve ancora diventare esecutiva. Ci auguriamo che qualora ci fosse una chiusura, non sia così repentina. C’è sicuramente qualcosa che non va. Entrare nei meriti della situazione è inutile, c’è bisogno di una soluzione concreta, la legge è legge ed è giusto che vada rispettata” – ha continuato.

Dunque, al momento le cerimonie già programmate dovrebbero essere assicurate. Per il futuro i possibili scenari, già illustrati dal sindaco Ilaria Abagnale, sono tre: l’abbattimento, la rigenerazione urbana della struttura ad indirizzo sociale (ad esempio un asilo), il mantenimento della natura ricettiva del locale ma senza la gestione dei Polese.

In ballo resta anche il destino di centinaia di dipendenti e famiglie che, grazie al Castello, riescono a condurre una vita dignitosa: Le famiglie che rischiano il lavoro sono 150, abbiamo dei colleghi neo-papà. Io penso che le istituzioni possano trovare una soluzione equa e giusta per tutti quanti. Attendiamo una risposta concreta. Per adesso le porte del Castello sono sempre aperte a tutti”.

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