Paura nel Napoletano, un altro bimbo di 3 anni è fuggito da scuola. Le mamme: “Ora basta”

Bambino scappa da scuola a Melito - Immagine di repertorio


Momenti di caos presso una scuola d’infanzia di Melito, in provincia di Napoli, dove si è ripetuto un increscioso episodio già registrato ad inizio febbraio: un altro bambino è riuscito a scappare dall’istituto, senza che nessuno degli insegnanti e dirigenti se ne accorgesse.

Melito, un altro bambino di 3 anni scappato da scuola

“Ora basta. Dovete tenere i cancelli chiusi e dovete sorvegliare i bambini” – questo il grido delle mamme che, in preda alla disperazione, si sono presentate a scuola per ricevere spiegazioni, invocando una maggior attenzione nei confronti dei loro bimbi, tutti molto piccoli.

Proprio ad inizio febbraio un bambino fuggì da scuola per tornare a casa propria e riuscì a lasciare l’aula senza essere fermato da nessuno perché l’ingresso non era sorvegliato. L’episodio fu denunciato al deputato Francesco Emilio Borrelli su segnalazione di un genitore. Da quel momento, però, si sarebbero ripetuti altri simili casi, come racconta un gruppo di madri a Borrelli.

L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda un bambino di soli 3 anni che l’altro giorno, trovando il cancello aperto, è riuscito a sgattaiolare fuori dall’istituto. Una situazione molto pericolosa considerando la tenera età dell’alunno che si sarebbe ritrovato da solo all’esterno della scuola, senza alcun adulto pronto a sorvegliarlo.

La crescente preoccupazione per la sicurezza di piccoli alunni, unita alla mancanza di prevenzione, ha scaldato gli animi e in questi giorni le madri stanno dando vita ad un’accesa protesta per chiedere misure di sicurezza più adeguate per i loro figli.

Nonostante le denunce, i cancelli restano sempre aperti e manca anche la sorveglianza. Molte maestre spesso si assentano e così i loro alunni vengono momentaneamente portati in altre classi e così le aule si sovraffollano di alunni che non possono essere adeguatamente sorvegliati” – queste le parole delle mamme.

“La prima volta poteva essere un caso, un errore, che comunque non andava preso alla leggera perché avrebbe potuto finire in tragedia. Ma se gli episodi si susseguono vuol dire che c’è un grave problema e che va quindi risolto in fretta. Parleremo con i vertici scolastici e dovranno spiegarci la ritrosia nel tenere chiusi i cancelli. La sicurezza dei bambini è infinitamente più importante della praticità. Anche sulla questione assenteismo ne dovremo parlare e, nel caso, far prendere dei provvedimenti” – ha concluso Borrelli.


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