Mennella chiarisce le scelte sulla sicurezza: “Zona rossa? Se ci fossero condizioni sarei il primo a chiederla”
Lug 15, 2025 - Giuseppe Mennella
Non è la zona rossa la soluzione ai problemi di sicurezza urbana di Torre del Greco. Lo ha ribadito con fermezza il sindaco Luigi Mennella, intervenuto in conferenza stampa per chiarire le strategie messe in campo dall’amministrazione e rispondere alle recenti polemiche sull’ordine pubblico.
Zona Rossa a Torre del Greco, Mennella chiarisce
“Parlare di zona rossa significa ammettere la presenza costante di reati gravi come spaccio, rapine, accoltellamenti, furti seriali. A Torre del Greco – ha spiegato – questo scenario non c’è. I problemi che registriamo derivano da episodi isolati, da gesti di inciviltà e non da un tessuto criminale radicato”.
A corroborare le affermazioni del primo cittadino, i dati forniti dal dirigente di Polizia Municipale Gennaro Russo, nel cui ufficio si è svolto l’incontro con la stampa.
Il sindaco ha voluto sgombrare il campo dagli equivoci, precisando che il Comune si è già attivato da tempo, “ben prima che si iniziasse a parlare di emergenza sicurezza”, con misure concrete: rafforzamento del corpo di polizia municipale, controlli interforze e investimenti su uomini e mezzi.
Russo: “Con l’organico al completo rivolteremmo la città come un calzino”
Tocca al comandante Russo, invece, l’analisi dei numeri: il dirigente ha evidenziato i risultati ottenuti con l’assunzione di 14 nuovi agenti e l’avvio da aprile 2024 di controlli continui, prima sperimentali poi strutturati anche con unità cinofile. “Non è emerso alcun fenomeno di spaccio o alcolismo, in particolare riferendoci alla zona di Corso Vittorio Emanuele oggi sotto i riflettori. Solo fenomeni di aggregazione giovanile che vanno tenuti sotto il giusto controllo. Controlli che hanno funzionato e i numeri parlano chiaro”.
Stando ai dati forniti dalla Polizia Municipale di Torre del Greco, infatti, nel primo semestre 2025 sono stati circa 1000 i veicoli controllati nelle zone della cosiddetta movida, oltre a 670 persone non conducenti identificate. 14 i mezzi sequestrati e 16 le patenti ritirate da gennaio a giugno.
Nel 2025 aumentano del 50% le contravvenzioni
Ma ricordando come l’attività degli agenti non possa essere solo quella di “babysitter” dei giovanissimi torresi (“Parliamo di zone nella quale la quasi totalità degli avventori è minore di 18 anni”, fa presente Russo) sono i numeri che arrivano dall’intero territorio cittadino a marcare l’importanza delle attività messe in campo: più di dodicimila contravvenzioni elevate, il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. 82 le patenti ritirate, 110 i veicoli sequestrati.
“Troppo spesso si parla di polizia municipale con disprezzo. Dicendo che ‘non fanno abbastanza’ salvo poi lamentarsi che ‘fanno troppo’ quando si viene colpiti da sanzioni”, spiega il sindaco, “ma l’attività del corpo dev’essere innanzi tutto volta alla prevenzione prima ancora che alla punizione”.
“Gli agenti di Torre del Greco sono encomiabili. Smettiamola con la leggenda dei vigili al bar”
Attualmente Torre del Greco dispone di circa 70 vigili urbani, ma secondo Russo, “con un organico completo potremmo rivoltare la città come un calzino. E smettiamola con la leggenda dei vigili al bar: è un luogo comune che non fa giustizia al lavoro quotidiano che svolgono”.
Difendono il corpo all’unisono il sindaco ed il comandante, ricordando tra le altre cose che tra i compiti della polizia municipale non vi è solo la “classica” presenza all’incrocio ma anche controlli su abusivismo, commercio, segnaletica, ambiente, notifiche, accertamenti. Tutti settori sui quali i risultati riportano il segno positivo. “In strada riusciamo ad avere 4/5 pattuglie per turno. Quello che possiamo fare con queste forze viene moltiplicato dal senso di appartenenza al corpo e dal senso del dovere del personale attivo in città”, sottolinea Russo.
“Quando ci siamo insediati avevamo meno della metà dell’organico necessario. Grazie alla mobilità e a un lavoro certosino abbiamo ampliato il personale, anche se non è ancora sufficiente”, le parole di Mennella.
Non manca un riconoscimento al lavoro delle forze dell’ordine: “Durante la festa dei Quattro Altari, nonostante il grande afflusso di persone, non si è verificato alcun episodio violento. È doveroso un encomio a chi ha garantito la sicurezza senza clamore né riflettori”.
Zona Rossa, Mennella: “Se ci fossero condizioni sarei il primo a chiederla”
Mennella ha ribadito come: “La zona rossa non porterebbe più uomini in divisa. Le risorse sono poche ovunque. Serve più senso civico e rispetto delle regole da parte dei cittadini”.
Il primo cittadino dichiara di essere stato convocato dal Prefetto Nicola Di Bari in merito alla richiesta di applicare la cosiddetta “zona rossa” che prevede, tra l’altro, la possibilità di allontanare da determinate zone soggetti ritenuti pericolosi. “Ci tengo a ringraziare il Prefetto per l’attenzione che ha costantemente su Torre del Greco, ma ho fatto presente che non sussistono, al momento, le condizioni necessarie per l’istituzione di questo provvedimento. Ringrazio tutte le forze dell’ordine per il lavoro che svolgono e sappiamo che ciascun corpo di polizia soffre di carenze di personale per scelte politiche che non dipendono da questa amministrazione. Istituire la zona rossa non significa mettere più agenti in strada”.
“Se fosse così la chiederei oggi stesso. Ma non possiamo delegare tutto alle forze di repressione, bisogna maturare un senso civico e rispettare le leggi che già ci sono. Bisogna separare gli episodi criminali dall’inciviltà diffusa. I primi, fortunatamente, non sono così diffusi nelle nostre strade: se la situazione dovesse degenerare in tal senso sarei il primo a richiedere al Prefetto un provvedimento del genere”, conclude Mennella.
