Strage Paupisi, Antonia ridotta in fin di vita dal papà: è sveglia e lascia la terapia intensiva
Ott 30, 2025 - Veronica Ronza
Elisa Polcino, uccisa dal marito Salvatore Ocone a Benevento
Migliorano le condizioni di Antonia Ocone, la ragazza di 17 anni ridotta in fin di vita dal padre, Salvatore, accusato dell’omicidio della moglie e dell’altro figlio 15enne, consumato nella loro abitazione di Paupisi (Benevento).
Strage di Paupisi, Antonia Ocone è sveglia: farà riabilitazione
La giovane, colpita al capo con una pietra dal padre, stando a quanto emerso, avrebbe lasciato la Terapia Intensiva del centro Neuromed per spostarsi nel reparto di Neuroriabilitazione della struttura. Antonia è sveglia e, seppur la situazione resta delicata, inizia a compiere i primi passi in avanti.
La 17enne respira autonomamente, tramite una cannula tracheale, ma parte del cervello risulta al momento gravemente compromesso, a causa del brutale colpo inferto proprio alla testa che gli avrebbe provocato un grave deficit motorio al lato destro del corpo, interessando braccio e gamba. Antonia presenta anche una lieve difficoltà nel deglutire e un disturbo del linguaggio ma, essendo il cervello tornato in sede, nelle prossime settimane potrà essere sottoposta ad un intervento per ricostruire la parte cranica danneggiata.
“Attualmente il quadro clinico di Antonia è ottimale. Buone la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la saturazione. Di concerto con i colleghi della Neurochirurgia abbiamo deciso di dare inizio al percorso riabilitativo che, ovviamente, sarà molto lungo e potrà nascondere qualche insidia, come spesso avviene in casi così complessi” – ha dichiarato a Il Mattino il responsabile della Riabilitaazione, Carmine D’Avanzo.
Dunque ci sono buone speranze che Antonia, nel giro di alcuni mesi, possa recuperare le funzionalità compromesse dall’aggressione e ritornare a vivere una vita normale, stavolta al fianco del fratello maggiorre, Mario, e degli altri familiari.
