Rinviato a giudizio il cantante neomelodico Nello Liberti


Aniello Imperato, autore della canzone “ ‘O capoclan”, è stato rinviato a giudizio perché la sua canzone inneggiando al defunto boss di Ercolano, istiga alla violenza. I dettagli su IlMattino.it.

Il cantante neomelodico Nello Liberti, all’anagrafe Aniello Imperato, è stato rinviato a giudizio per istigazione a delinquere: aveva scritto la canzone «’o capoclan» nella quale inneggiava al defunto boss di Ercolano Vincenzo Oliviero. La decisione è stata presa oggi dal gup Marcella Suma.

Le persone che andranno a giudizio sono complessivamente nove, ritenute vicine ai clan camorristici rivali Ascione – Papale e Birra – Iacomino. Il processo comincerà il 6 marzo prossimo davanti alla I sezione del Tribunale. La vicenda di Liberti suscitò clamore nel febbraio del 2012. Nell’ambito di un’inchiesta sulle cosche di Ercolano, il pm Pierpaolo Filippelli chiese l’arresto del neomelodico, che nella sua canzone, risalente al 2004, parlava in termini lusinghieri del capoclan, il quale «non sbaglia» e «se ha commesso errori è stato per necessità».

Il gip, pur esprimendo un giudizio durissimo sul testo del brano e riconoscendo che costituisce un’apologia del clan Birra, non accolse la richiesta. Liberti rimase tuttavia indagato e oggi un altro giudice ha stabilito che dev’essere processato. Un altro passaggio della canzone è «Dio, proteggi i miei figli. E se qualche volta non ci riesci, ci penso io».


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