Prostituta uccisa. Uno dei responsabili: “Mi hanno detto di aver ucciso, ma non lo ricordo”


Alcuni giorni fa una giovane prostituta di 23 anni,  Antonia Osaf, nigeriana, è stata brutalmente assassinata nei pressi di Fuorigrotta.

Aver difeso un’amica da un tentativo di rapina, è costata la vita alla giovane donna, uccisa da 3 ragazzi con una sola coltellata vicino al petto, tra i 19 ed i 20 anni, tutti incensurati che di notte si “divertivano” a rapinare le prostitute.

Le indagini sull’accaduto sono state eseguite “coralmente” sia dai poliziotti del Commissariato San Paolo, sia dall’arma dei Carabinieri, ed hanno portato all’arresto dei tre balordi che si sono consegnati senza troppe riserve ai militari.

Si tratta di  Raffaele Velluso, Gennaro Bitonto e Antonio Di Perna, tutti napoletani.

«Non mi ricordo nulla. Mi hanno detto che ho commesso questo omicidio. Mia madre mi ha convinto a costituirmi e ha fatto bene, è giusto così. Ma davvero, non riesco a ricordare cosa sia accaduto, vi giuro che se ricordassi qualcosa ve lo direi», ha dichiarato  Di Perna al giudice Pilla.

I tre erano sotto effetto di alcool e stupefacenti quella notte, ecco perché non ricordano nulla se non alcuni isolati flash della serata. Nel frattempo il giudice ha convalidato lo stato di fermo dei tre ragazzi, in attesa che vengano visionati i filmati di sorveglianza nei pressi della zona dov’è avvenuto l’omicidio.

La madre di Perna ha deciso di addossarsi le spese per il funerale della giovane vittima assassinata dal proprio figlio.


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