De Luca: “Zona rossa in Campania? Serviva solo a placare lo sciacallaggio mediatico”


Consueto appuntamento settimanale con la conferenza stampa del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ci aggiorna sugli ultimi sviluppi dell’emergenza coronavirus. In particolare, De Luca si è soffermato sulla decisione di rendere la Campania zona rossa, definendola un provvedimento utile solo a placare lo sciacallaggio mediatico.

Riguardo alle considerazioni sul bisogno di unità tra Regione e Governo, il governatore afferma: “Dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili in un momento come questo per avere il massimo di collaborazione. Ma se non vogliamo che questi appelli siano tempo perso, bisogna parlare chiaro. Vi devono essere dei presupposti senza i quali la collaborazione diventa impossibile: buona educazione, correttezza reciproca (mi riferisco in particolare ad alcuni Ministri)”.

De Luca riporta quindi un esempio: “Sono arrivati dei cosiddetti ispettori la settimana scorsa in Campania. Un’altra cialtronata tutta propagandistica che serviva semplicemente, come la zona rossa, a cercare di parare l’ondata di sciacallaggio mediatico. Bisognava far finta di mettere qualcosa in piedi. Ancora oggi la Regione non è a conoscenza delle relazioni degli ispettori, che sono arrivate prima sui giornali che in Campania.

Ad oggi la Regione Campania non è informata, così come le altre Regioni non sono informate, su qual è criterio del Governo per fissare l’Rt, cioè indice di contagiosità del singolo positivo. Ci sono cose che non sono trasparenti e noi pretendiamo chiarezza“.


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