Meno traffico e incidenti in Tangenziale: la soluzione che rivoluzionerà la guida a Napoli
Mag 21, 2025 - Veronica Ronza
Una soluzione per ridurre il traffico sulla Tangenziale di Napoli è quella sperimentata grazie al sistema sviluppato da Movyon con l’obiettivo di fluidificare le code, riducendo i tempi di percorrenza e delle emissioni fino al 15%, suggerendo ai veicoli in transito la velocità ottimale da tenere durante il tragitto.
Meno traffico e incidenti sulla Tangenziale di Napoli: il sistema
Si tratta della funzionalità Dynamic Speed Limit sperimentata da Autostrade per l’Italia nonché il primo servizio che in condizioni di traffico aperto suggerisce agli automobilisti la velocità ideale di percorrenza lungo la Tangenziale di Napoli, rendendo l’infrastruttura protagonista di una nuova visione della mobilità intelligente.
L’esperimento è stato condotto grazie ad una flotta di utilitarie in servizio su Tana e un’auto a guida autonoma (Maserati GranCabrio Folgore equipaggiata con il robo-driver del Politecnico di Milano) che, connesse con antenne sulla rete, hanno ricevuto indicazioni sulla velocità da tenere per evitare la propagazione di code.
Una sperimentazione resa possibile grazie al sistema di ultima generazione sviluppato da Movyon, operatore tecnologico del Gruppo Aspi, che abilita l’interazione tra l’infrastruttura e i veicoli connessi grazie ad antenne distribuite sulla tratta e ai dispositivi a bordo veicolo.
L’obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei progetti del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), è quello di migliorare l’esperienza di viaggio, nel segno di una mobilità sempre più efficiente e sicura.
La sperimentazione su strada è stata resa possibile grazie alla capacità del Centro di Controllo del Traffico della Tangenziale di Napoli di ricevere i dati relativi alla viabilità e agli eventi stradali attraverso i sensori del traffico, i portali e le telecamere smart, consentendo ai veicoli connessi di adeguare la propria velocità in funzione dell’indicazione ricevuta.
Con queste informazioni il sistema di Movyon alimenta un modello di traffico, realizzato dall’Università di Napoli Federico II, che elabora e suggerisce la migliore velocità per fluidificare il traffico e ridurre le code. La dimostrazione si è svolta utilizzando sia un veicolo connesso a guida autonoma in grado di adeguare automaticamente la propria velocità in base alle indicazioni ricevute, sia con alcuni veicoli di Tangenziale di Napoli, abilitati a ricevere la stessa informazione e a renderla disponibile al guidatore. Lo scopo è quello di ottenere il cosiddetto “onda verde” riducendo le attese nel traffico e aumentando la sicurezza stradale.
In linea con gli studi e le simulazioni effettuate a livello internazionale, Movyon stima che l’adozione di questo sistema consenta potenzialmente una riduzione delle emissioni e dei tempi di percorrenza in una forbice tra il 5 e il 15% e una diminuzione degli incidenti tra il 10 e il 30%.
A valle dei primi test di “Dynamic Speed Limit” con l’auto a guida autonoma del Politecnico di Milano in un tratto a “traffico aperto” di 3 km, da Vomero a Fuorigrotta, entro la fine dell’anno si prevede di dotare con antenne e sensori tutta la percorrenza della Tangenziale di Napoli al fine di rendere l’intera infrastruttura di rete una Smart Road a tutti gli effetti.
Questa sperimentazione sulla Tangenziale di Napoli potrebbe portare allaprima “bollinatura” Smart Road in Italia, in ottemperanza ai requisiti del Decreto Ministeriale 70/2018 e rappresenta un importante e ulteriore tassello di trasformazione digitale, promuovendo la cooperazione tra infrastruttura stradale e veicoli.
Il Gruppo Autostrade per l’Italia prosegue così il suo percorso per la sperimentazione e lo sviluppo di soluzioni innovative a supporto dei veicoli a guida autonoma; prima concessionaria in Italia a consentire la circolazione di questa tipologia di mezzi sulla propria infrastruttura a traffico aperto, con l’integrazione di tecnologie avanzate e l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione già installati lungo la rete.
