De Laurentiis: “Nessuno ti regala niente, bisogna seguire quello che dice Conte. Amma faticà”
Giu 13, 2025 - Redazione Vesuviolive
Aurelio De Laurentiis
Intervenendo alla prima tappa de “La grande bellezza per lo sviluppo dell’Italia”, evento inaugurale degli Stati Generali della Cultura promossi da Il Sole 24 Ore, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha messo a confronto il mondo del cinema, dello sport e della gestione pubblica, con riflessioni dirette e critiche mirate.
«Ho avuto successo nel Napoli grazie alla disciplina che mi ha dato il cinema», ha dichiarato De Laurentiis. «Nel cinema impari a vedere il particolare dentro il totale, senza lasciare nulla al caso».
“Il rilancio del cinema? Mancano i produttori indipendenti”
Tra i temi centrali affrontati dal presidente azzurro, quello del declino dell’indipendenza produttiva nel settore cinematografico. «Oggi i produttori sono quasi tutti dipendenti dalle piattaforme, che finanziano i film solo per poi impadronirsene».
A tal proposito, ha fatto riferimento al sistema statunitense: «Negli Stati Uniti il cinema è sempre stato il primo ambasciatore del Paese nel mondo. Fino agli anni ’90 il presidente si eleggeva anche con il consenso di Hollywood. Oggi è tutto cambiato».
Critico anche sull’utilizzo dei fondi pubblici: «Se si destinano risorse a persone che si occupano di tutt’altro – salumerie, macellerie – per produrre film che non arrivano mai in sala, allora è normale che ci siano polemiche. Dei 600 milioni stanziati dopo il Covid per il cinema, solo 25 milioni sono andati alle sale. L’anno dopo altri 25, non assegnati. Quest’anno altri 25 milioni ancora: siamo a 75 milioni rimasti fermi».
“La bellezza non basta se non la sappiamo mettere a sistema”
Nel cuore del suo intervento, De Laurentiis ha posto l’accento sul valore unico del patrimonio italiano. «Abbiamo una cosa che il resto del mondo ci invidia: la bellezza. Dai monumenti ai teatri, dall’arte alla tradizione. Ma non la sappiamo mettere a sistema. Non sappiamo giocare in casa».
Poi, la stoccata al Ministero della Cultura: «Per anni il Ministero è stato un parcheggio di persone senza ruolo. Franceschini ha aumentato i fondi da 70 a oltre 600 milioni per il settore audiovisivo, ma se quei fondi vengono distribuiti male, il sistema si disgrega». Ha quindi invocato una struttura operativa reale: «Serve una sezione che funzioni, che conosca il mercato e lavori senza ritardi. Il cinema è un ponte con il pubblico. Va offerta un’opera che arrivi a tutti, non solo a pochi eletti».
“Conte? Amma faticà. Nessuno ti regala nulla”
Inevitabile, alla fine, un accenno al Napoli Calcio e al nuovo corso guidato da Antonio Conte. «Conte? Bisogna capire quello che dice: “Amma faticà”. Le cose non te le regala nessuno». Una filosofia del lavoro che, secondo De Laurentiis, accomuna cinema e calcio: «I film non si fanno per sé stessi, ma per il pubblico. Come il calcio. Entrambi devono parlare a tutti».
